Da sempre, sento dire che viviamo in un periodo di crisi, forse
negli ultimi anni l'ho sentito dire più spesso. Eppure, dopo tanti anni, vedo
ancora gente che non si arrende, e con successo, trova la forza di fare sempre
di più, per superarla. Non smettiamo di camminare e rimbocchiamoci le maniche. Parlare con
la gente, accendere la radio, ascoltare la tv, leggere un giornale per sentir
dire sempre c’è crisi, crisi, crisi. Ma secondo Albert Einstein!
Se
ne parla probabilmente troppo e la si subisce psicologicamente ed
economicamente in modo forte, la politica ha la sua responsabilità di non
riuscire a risolverla. Eppure per qualcuno con il quale io concordo, la
crisi può essere un’opportunità, perché infondo ogni medaglia ha il suo
rovescio. E’ meglio affrontarla senza perdere l’ottimismo recuperando piano
piano quel poter d’acquisto ed economico che ci è stato tolto. La crisi non può
e non deve essere né una scusa né un alibi, ma deve solo spingerci a fare di
più. Bisogna rendersi conto che quel che è fatto è fatto e che la società che
esiste, è solo quella che ci siamo creati nel bene o nel male. Volenti o
nolenti dobbiamo stare alla regole del mercato perfettamente vigili e
consapevoli che abbiamo la forza per cambiare le cose. Albert Einstein che
è stato uno dei più celebri fisici della storia della scienza e
una delle menti più incredibili del Ventesimo secolo ha voluto guardare oltre i
limiti e trasformare i momenti di difficoltà e i momenti di crisi o blocco di
tipo economico, e non solo, in utili opportunità di crescita e
riflessione. Secondo lui vivere la difficoltà permette di sviluppare nuove
strategie per essere più forti e superare ciò che durante la disperazione si
percepisce come invalicabile. Ricordo le parole di uno dei miei insegnati
migliori della scuola superiore. In merito ad un mio compagno di classe molto
intelligente ma poco volenteroso, disse che nonostante lo scarso studio riusciva
a raggiungere la sufficienza grazie alla sua abitudine alla sopravvivenza
scolastica. Era vero!
Tratto da: Il mondo come lo vedo io. 1931
"Non
pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi
può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta
progressi.
La
creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E'
nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi
supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla
crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore
ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza. Il più grande
inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni
e vie di uscita ai propri problemi.
Senza
crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza
crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza
crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla,
e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece,
lavoriamo duro.
L'unico
pericolo della crisi è la tragedia che può conseguire al non voler lottare per
superarla."
Albert
Einstein
Let's not pretend that things will change if we keep doing
the same things. A crisis can be a real blessing to any person, to any nation.
For all crises bring progress.
Creativity is born from anguish, just like the day is born
form the dark night. It's in crisis that inventiveness is born, as well as
discoveries made and big strategies. He who overcomes crisis, overcomes
himself, without getting overcome. He who blames his failure to a crisis
neglects his own talent and is more interested in problems than in solutions.
Incompetence is the true crisis. The greatest inconvenience of people and
nations is the laziness with which they attempt to find the solutions to their
problems.
There's no challenge without a crisis. Without challenges,
life becomes a routine, a slow agony. There's no merit without crisis. It's in
the crisis where we can show the very best in us. Without a crisis, any wind
becomes a tender touch. To speak about a crisis is to promote it. Not to speak
about it is to exalt conformism. Let us work hard instead. Let us stop, once
and for all, the menacing crisis that represents the tragedy of not being
willing to overcome it.
Io qualche anno fa ho vissuto un periodo di crisi individuale, non so se ho lottato, ma di certo ho mollato. Ora quella crisi è passata e le cose vanno meglio.E' stata anche l'occasione per cambiare un po' le cose ed avere cose nuove.
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