Ma ci siamo mai chiesti quali siano le cause di questo fenomeno,
l'incomunicabilità tra giovani e adulti, genitori e figli? Purtroppo
l’ingresso nella fase adolescenziale, ed il successivo percorso, non sempre è
fluido e lineare, soprattutto quando i figli iniziano a crescere e a diventare
grandi.
Molto spesso per i genitori è difficile accettare questo cambiamento,
laddove notano che non vi è più bisogno di quella protezione e non riescono a
capire che bisogna in tutti i modi favorire l’autonomia dei giovani.
Permettergli di prendere decisioni autonomamente senza controllarlo fino al
soffocamento. In molti casi e per diverse ragioni gli adulti pensano sempre più
spesso che i giovani d'oggi sprechino la loro gioventù, definendola talvolta
"bruciata". Ciò rende la comunicazione complessa, perché, tra essi
non c'è un punto di incontro possibile. Ognuno è limitato alla propria visione
del mondo senza pensare di accettare l'opinione altrui. A quel punto
accade che i figli, o comunque i giovani, sventolano la bandiera dei propri diritti
e cercano di ottenere rispetto attraverso lo scambio o la discussione, che
causa conflitti e ribellioni da parte degli adolescenti verso l’autorità
genitoriale. I punti più di invasione da parte dei grandi sono la conoscenza
delle amicizie, dei fidanzatini e il genitore deve anche accettare di essere
passato in secondo o terzo piano, a volte l’ultimo. Forse
per questo diventano incapaci di penetrare nel loro mondo interiore fatto di affetti,
desideri e speranze, giudicandoli poi infondo diversi da quello che sono. È
pure vero che a tutti capita di essere incompresi perché ognuno ha le proprie
convinzioni. Anche tra gli stessi adulti e parimenti tra giovani può
capitare che gli uni non sia disposti ad accettare o analizzare più
profondamente le affermazioni dell’altro, e così nascono incomprensioni e
piccoli litigi che possono comunque rovinare l’esistenza di un rapporto.
I giovani preferiscono
esprimere le loro emozioni e condividere i loro momenti più belli sui social
network, metodo di comunicazione molto criticato dagli adulti, che considerano
la rete un posto nocivo e insicuro. Lo scontro è sempre più acceso su
questo argomento che accoglie le opinioni di esperti, i quali definiscono le
amicizie dei giovani false e frivole. Questo è uno dei primi campi che gli
adolescenti praticano per riuscire a individuarsi come adulto, perché il
giovane sente la necessità di doversi separare dalle figure genitoriali e per
fare questo processo deve mettere in discussione i modelli educativi e
ribellarsi alle regole.
L'adolescenza è un periodo difficile,
caratterizzato da incomprensioni, disagi interiori, delusioni in diversi
ambiti, che spaziano dalla famiglia, alla scuola, alle amicizie, ai primi
amori, dalla decisione di strade sbagliate, fino alla mancata accettazione di
se stessi e la lista potrebbe proseguire all'infinito. Gli adulti, che possono
essere genitori, ma anche altri parenti, amici, insegnanti o educatori sembrano
dimenticare di essere stati adolescenti anche loro, nonostante siano comunque
vissuti in un'epoca diversa. E’ vero che in questi anni stiamo assistendo a
una crisi totale del dialogo personale, si parla solo via web, in casa non si
parla più, forse perché ormai anche la vecchia generazione quella dei grandi si
è adattata al modo di comunicare della nuova generazione. Si vedono sempre più
adulti impegnati nell'apprendere il funzionamento dei social, delle App di
messaggistica, e diventano comunque, sempre più, investigatori sulle abitudini
dei figlio.
È facile quindi rendersi conto che il dialogo con questi
adolescenti tecnologici è piuttosto assente. Ogni
fascia d’età ha i suoi problemi che portano tristezza e sconsolazione, e quindi
inevitabilmente il rifugio in un ambiente più distaccato sereno e tranquillo. A
volte però, nonostante tutto anche all’interno della stessa famiglia, questi
momenti degenerano in collera. Altre
volte i giovani vengono rimproverati per degli insuccessi e gli animi si
accendono ulteriormente. Una valutazione negativa
a scuola, che per un giovane può sembrare una sconfitta, e spesso vista come un
incidente di percorso. Un adulto, non può capire sempre, lo scombussolamento
interiore di un giovane, seppur per un problema di poca importanza rispetto a
quelli del "mondo reale", ma il disagio comunque c'è. Anche una
delusione amorosa può essere sminuita da un genitore, nonostante sia
un'esperienza sicuramente molto importante per il giovane. Questo è dovuto,
appunto, all'incomunicabilità tra giovani e adulti. Questo mondo iper
tecnologico è basato sulla velocità e sull'immediatezza, si vive nella fretta, non
esiste più il tempo e la calma per l’ascolto quando invece il primo problema
della incomunicabilità ad ogni livello è proprio l’ascolto. Bisognerebbe
ripartire appunto dall'ascolto, dedicare del tempo alla relazione personali. I
giovani hanno bisogno di essere accettati per quello che sono, anche se
sembrano sbagliati e vorrebbero che i grandi prestassero attenzione a quello che
dicono, anche quando si ha difficoltà a comprendere le motivazioni di certi
comportamenti. A volte, non ci si parla per timore di non essere compresi,
di essere giudicati. Uno degli ostacoli più grandi al dialogo che
incontrano i giovani è l’errore comunemente commesso di sminuire i problemi dei
giovani, trasmettendogli solo il messaggio che i loro problemi sono meno gravi
di quelli dell’adulto e che sono facili da superare. Molto spesso succede che
il figlio cerchi di parlare con il genitore il quale, invece di ascoltarlo, gli
fornisce immediatamente sentenze e consigli senza riuscire a comprendere la
difficoltà del momento. Questo porta a incomprensioni continue. Così la
relazione tra genitori e figlie peggiora maggiormente e si conclude con un distacco ulteriore delle parti rimangono in
solitudine anche dopo il litigio, finché le ragioni della serenità e della pace
tornano a prevalere, con la ripresa di un timido dialogo.
Però bisogna
andare sempre avanti perché nella vita, non si va avanti se non si
rischia, si rimane fermi in un punto, senza riuscire ad esprimere il proprio
punto di vista e senza mai conoscere quello di chi ci circonda. Confrontarsi
con qualcuno di più grande può arricchire il proprio bagaglio di cultura e di
esperienza, così come può arricchire quello altrui. Confrontarsi, confrontarsi
e confrontarsi, è la soluzione a questo problema che da anni intercorre
tra giovani e adulti.
Autore Rosanna 18 anni
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