SILENZIO DELLA COPPIA, COSA SIGNIFICA?

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Negli anni della mia vita, in particolare con riferimento ad una delle mie relazioni, ho imparato che il silenzio con il partner può avere significati sorprendentemente complessi, ben al di là della semplice mancanza di parole. L’ho imparato leggendo alcuni libri e spulciando tra i vari post scritti da psicologi che ho trovato in rete. Ma mi preme raccontare quello che ho percepito meglio sulla mia pelle.  Il silenzio nella coppia può essere interpretato in diversi modi. Questo l’ho capito. Ma di fatto i silenzi avvengono principalmente quando ci sono cose non dette per paura di non essere capiti o perché si è feriti dall’altro oppure ancora per la convinzione che comunque parlarne non farà cambiare la situazione. Per questo a volte nessuno fa il primo passo, anche per non dare l’impressione di avere torto. Da un lato, ho sperimentato momenti in cui il silenzio non era altro che una forma di comunicazione profonda, un linguaggio tacito che rafforzava il legame. Dall’altro, ci sono ...

70 ANNI NUOVAMENTE PADRE

padri in età

Per tutte le cose ritengo che le lancette dell’orologio biologico moderno siano cambiate con loro anche quelle della visione culturale di tutti noi. Nella nuova epoca, soprattutto quella occidentale, i tempi si sono inesorabilmente spostati in avanti in tutti i settori e con tutti i suoi pregi e difetti.

E’ un dato statistico certo che i giovani, per una serie di motivazioni, sono portati ad uscire di casa più tardi e a sposarsi più grandi diventando genitori in età più adulta dei loro predecessori. Uno degli aspetti più critici di questo aspetto e la crescita dei figli quando hanno genitori molti più grandi. Uno studio che arriva dall’Indiana University di Bloominton, ha analizzato i dati di tutti i nati in Svezia dal 1973 al 2001 rilevando che il rischio di riscontrare disturbi psichiatrici o comportamentali nei figli aumenta, in particolare, per coloro che nascono da padri la cui età supera i 45 anni. I dati registrati in Italia, che sono simili a quelli di altri paesi, dicono che l’età media dei padri è in forte aumento. Siamo passati ad un età media che va oltre i 35 anni per i padri ed oltre n 33mila bambini sono nati da padri ultra quarantacinquenni. Ancora più avanti vi sono circa 8mila bambini nati da padri oltre i 50 anni e vi sono anche i casi, alcuni famosi di bambini nati da padri anche più grandi. Si registrano situazioni in cui un padre suo figlio a scuola, ma i genitori dei compagni del figlio, potrebbero essere a loro volta suoi figli. Allora i conti evidentemente non tornano, se vogliamo dare un po’ di importanza a quelle famose lancette dell’orologio biologico.
Gli altri papà giocano a calcio col figlio, poi con la play station, lui invece è più stanco, ha la barba bianca, la pressione alta, ed il colesterolo. Parliamo di uomini che diventano padri in età avanzata. Molto avanzata. A favore di questi padri, alcuni dicono che un padre molto grande è certamente più saggio e comprensivo. Per questo si pensa in genere che la permissività sia “una dote” lasciata per l’ultimo figlio. Inevitabilmente per gli ultimogeniti gioca questo ruolo anche l’esperienza del padre che poi in fondo rivaluta tutta l’esperienza affettiva riversata sul primogenito, mentre con l’ultimo regnerà un’affettività che comunque è più vicina a quella della persona anziana. Il genitore giovane, seppure più inesperto è certamente più concentrato sulla sua prestazione di padre, e quindi pretenderà molto di più dal figlio dal punto di vista della prestazione. Invece per i padri più grandi non vi è tanto oltre la permissivitàNon va sottovalutato anche un altro aspetto quello di eventuali problemi legati alla personalità del figlio. Secondo dati ufficiali, i bambini nati da padri oltre i 45-50 anni hanno un rischio notevolmente aumentato di disturbi mentali e problemi cognitivi. Una ricerca apparsa sulla rivista Bipolar Disorders parla di un rischio di disturbo bipolare tre volte superiore nei bambini nati da padri ultracinquantenni rispetto ai figli di padri che li hanno concepiti tra i 30 e i 34 anni. Dal secondo studio, pubblicato su Jama Psychiatry, risulta che i figli nati da padri tra i 45 e i 50 anni hanno un rischio quasi 25 volte maggiore di disturbo bipolare rispetto a quelli con padri molto giovani (tra i 20 e i 24 anni).
Ci sono padri che vanno oltre i 60 alcuni si avvicinano ai 70.  Tra questi ci sono tanti padri famosi, come Mick Jagger, Mel Gibson, Michele Placido, Michael Douglas, Leoluca Montezemolo, Al bano Carrisi ed altri, che oltre a contare i numerosi matrimoni, contano i tanti figli di età diverse. Alcuni di loro, intervistati, parliamo dei famosi, sostengono che da grandi si è padri più consapevoli. Si i padri più grandi saranno pure più consapevoli e permissivi ma i dati statistici dimostrano che non sono solo vantaggi anzi.
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