Il
senso di colpa è un sentimento umano presente in quasi ognuno di noi. A quel
sentimento dobbiamo essere grati perché comunque ci trattiene dal commettere
azioni riprovevoli, migliorando così il nostro rapporto con gli altri. È
certamente un bene che esista, altrimenti nessuno rispetterebbe le regole e
tutti farebbero come gli pare, calpestando ogni dignità. E’ un
meccanismo psicologico che ci rimprovera, come un padre severo, quando facciamo qualcosa che va
contro, il nostro buon e normale comportamento e si manifesta attraverso una rabbia
cronica verso di noi. Questa rabbia ci angoscia fino al momento in cui non vi
poniamo rimedio. In alcune persone il senso di colpa può presentarsi in modo
particolarmente frequente e accentuato, a volte ingiustificato mentre,
purtroppo, in altre è del tutto assente.
A
volte ci capita che le cose vadano abbastanza
bene, ma qualcosa dentro ci impedisce di goderne di quel momento e ci fa sentire
insoddisfatti. È il senso di colpa, una reazione tanto radicata della
nostra mente che, arriva a rovinarci le cose quando potrebbero essere al meglio,
perché infondo c’è qualcosa che non va. Questo sentimento non nasce in noi come
qualcosa di insano. Se si è sviluppato in modo normale, rappresenta una
bilancia emotiva importante, che ci da senso di responsabilità. Se al contrario
diventa eccessivo costituisce un elemento di ostacolo alle nostre azioni.
Quando
ci confrontiamo con gli altri ci capita necessariamente di scontrarci con altre
idee ed altri atteggiamenti, quindi se esprimiamo ciò che pensiamo veramente, se
diciamo di no a qualcosa che ci viene chiesto, se ci impuntiamo per le nostre
esigenze, porteremmo provocare sofferenza nell’altro che può essere per noi
insopportabile e farci sentire male. Questo ci può far sentire in colpa. Allora assecondare sempre è meglio? Non si
tratta di bontà, o di superiorità, ma di non farci sopraffare nella nostra personalità
e nella nostra identità. Allora per non provare sempre senso di colpa è meglio svestirsi
dell’immagine del personaggio accomodante, quello bravo che sopporta tutto e che non crea problemi. Vincere il senso di
colpa significa anche darsi la possibilità di farci conoscere dagli altri per
ciò che siamo, che proviamo e che pensiamo per davvero, senza preoccuparci
delle conseguenze. A volte, opporsi, è la migliore prova del nostro interesse
per qualcuno, perché esprimere qualche contrarietà, dare qualche opinione fuori
dal coro e dir no, non ci farà morire o crollare, ma darà certamente un’immagine
migliore di noi stessi.
Chi
si sente troppo in colpa, spesso, diventa un despota con un’unica persona che
di solito è quella più vicino come una madre, un figlio, un fratello perché ci
si sente comunque incondizionatamente accettati. In questi casi i problemi vanno
risolti senza riversarlo sui cari e cerca di risolvere al meglio delle possibilità
magari con l’aiuto di qualcuno. Un
misurato senso di questo sentimento fa bene, perché, ci aiuta ad astenerci dal
compiere cattive azioni, vivendo meglio, secondo le regole. Senza però
esagerare altrimenti si corre il rischio di soffrire profondamente.
Infatti può accadere che chi ci sta intorno si è perfettamente collimato con questo
senso di colpa, e anche senza volerlo, potrebbe approfittarne. Fino
a quando si è piccoli il senso di colpa è più sedato, mentre da adulti è
diverso. Quando si commette qualcosa di palesemente sbagliato il rimorso ci
attanaglia, e il senso di colpa si fa sentire. Certo è, che a
volte gli errori fatti non devono portarci ad elevare all'assurdo il nostro
senso di colpa, per qualcosa che abbiamo fatto, e che poi non è così
drammatico, perché, altrimenti, possiamo correre il rischio di sprofondare in
una depressione. Magari è giusto provare un po’ di tristezza, proprio per la
componente del senso di colpa che abbiamo, ma non ci infossiamo. Non
bisogna provare l’obbligo di andare d’accordo con chi ci sta intorno.
Il senso
di colpa si verifica principalmente nei contesti interpersonali ed è un’emozione
intima che ci aiuta a mantenere buoni rapporti con gli altri. In sostanza, il
senso di colpa funziona come un monito interno, come un segnale che continua a
manifestarsi e guidarci fino a spingerci a fare determinate azioni. Vedo mio
figlio in difficoltà e faccio qualcosa per aiutarlo. Uno studio ha dimostrato
che se si sommano tutti i momenti in cui una persona settimanalmente si sente in
colpa, può raggiungere una quantità di tempo piuttosto significativa, all'incirca 5 ore. Questo è dato particolarmente indicativo perché la colpa può essere
utile a raggiungere una buona condizione di vita se la si sopporta in piccole
dosi, ma se non è così può danneggiare chiunque.
Il
mio parere è che la consapevolezza di colpa e il senso di responsabilità verso
gli altri, aiuta a vivere meglio, senza per questo crocefiggerci perché in
fondo siamo umili essere umani. E allora qualche volta ci vuole un
po’ di sano egoismo positivo, che serve ad allontanare quelle brutte situazione
che vogliono addossarci, senza motivo, sensi di colpa inesistenti.
Il senso di colpa diventa un freno per tante situazioni ma non è sempre un bene per se stessi e per gli altri.
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