SILENZIO DELLA COPPIA, COSA SIGNIFICA?

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Negli anni della mia vita, in particolare con riferimento ad una delle mie relazioni, ho imparato che il silenzio con il partner può avere significati sorprendentemente complessi, ben al di là della semplice mancanza di parole. L’ho imparato leggendo alcuni libri e spulciando tra i vari post scritti da psicologi che ho trovato in rete. Ma mi preme raccontare quello che ho percepito meglio sulla mia pelle.  Il silenzio nella coppia può essere interpretato in diversi modi. Questo l’ho capito. Ma di fatto i silenzi avvengono principalmente quando ci sono cose non dette per paura di non essere capiti o perché si è feriti dall’altro oppure ancora per la convinzione che comunque parlarne non farà cambiare la situazione. Per questo a volte nessuno fa il primo passo, anche per non dare l’impressione di avere torto. Da un lato, ho sperimentato momenti in cui il silenzio non era altro che una forma di comunicazione profonda, un linguaggio tacito che rafforzava il legame. Dall’altro, ci sono ...

1827 NACQUE LO SHOPPING

sindrome da shopping
Sindrome da shopping

Da qualche tempo si è diffusa la mania del consumismo, una tendenza ad incoraggiare il comportamento all’acquisto, spesso alimentato da falsi bisogni, che hanno gradualmente trasformato il possesso quale fonte di felicità, soprattutto tra il sesso femminile.

Per alcuni lo shopping è perfino una tecnica per scaricare le tensioni di una giornata difficile, però come tecnica non è economica. Alcuni ci hanno costruito una vera identità sociale a loro stessi molto gradita. Chi può segnare il confine sottile tra acquisto normale e patologia dell’acquisto. Alcuni psicologi sostengono che è il risultato dell’intreccio tra una manifestazione del disagio individuale e uno stile di vita proposto, alimentato ed esaltato esageratamente. Ma io mi chiedo,  quando è nato lo shopping e chi gli ha dato i natali?

Pare sia entrato gradualmente nelle abitudini quotidiane a partire dal XIX secolo, quando i negozianti hanno avuto la possibilità di mostrare la loro merce ai passanti. Infatti nell’anno 1827, furono fabbricati le prime vetrate di medie e grandi dimensioni, perfette per i negozi.

Pensate un po’ fino a poco prima i negozi erano simili a magazzini, in cui erano accatastate le mercanzie, spesso ammucchiata alla rinfusa. Quindi, dalla strada non era possibile capire e vedere nulla. Si doveva entrare e cercare quello che si desiderava acquistare, solo quando vi era un effettivo bisogno di un prodotto. Con l’arrivo delle vetrine i negozianti hanno poi imparato a mostrare le merci in maniera ordinata e attraente per i clienti. Non incolpate i vetrinisti, ci saremmo arrivati comunque oggi con lo shopping on line.

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