Le decisioni difficili, quelle importanti, non terminano mai. Spesso
accade che prima dei 50 anni, siamo tutti troppo impegnati per fermarci a
riflettere. Poi si tirano le prime somme, e dico le prime perché non saranno
neanche le ultime. Probabilmente sarà anche un bene, visto che molti sostengono
sia un’opportunità. Le decisioni difficili vanno considerate come un’opportunità,
perché sono occasioni nuove per portare alla luce le cose in cui crediamo e per
dare più spazio a noi stessi, anche se non più giovanissimi, come alla persona
che crede in certi valori piuttosto che in altri ed ha tutti i diritti per
farlo.
A tutti deve essere concesso il diritto, ad un certo punto, di poter
invertire la rotta e di poterlo fare a qualsiasi età. Al principio della vita
si inizia con la scuola, le attività sportive, le amicizie, poi il lavoro, poi
segue l’amore, il matrimonio, un hobby, la casa, i figli, le cure dei genitori
e via via come una ruota. Tutto di lena senza mai prendere fiato, quando un bel
giorno ci si riscopre grandi. Quante domande e quanti rimpianti. Alcuni stravolgono
la propria vita, c’è chi divorzia, chi cambia radicalmente attività lavorativa,
chi stile di vita, chi si compra una moto, chi cambia città, chi si trasferisce
in posti impensati, alla ricerca chissà di cosa. Altri fanno cambiamenti meno radicali, curano un po’ più se stessi,
riscoprono vecchie passioni, trovano nuovi interessi, cercano di aggiustare
rapporti. Una volta arrivati a quel punto sono state troppe le decisioni prese,
poche quelle attuate, tante quelle rinviate. Poi ci troviamo con più calma davanti
ad una scelta vera. Dopo una fetta di vita passata a fare, creare, crescere e a
vivere il presente, ci si ferma per chiedersi “chi sono?”. È il momento del
bilancio! Bisogna fare scelte importanti e non si può più sbagliare perché ora
inizia la seconda parte della vita e non può essere come la prima. Bisogna trovare un giusto equilibrio, non fare più salti mortali, ma
distribuire le energie sui vari interessi che si provano. Non si può più
tracollare sotto le mille richieste che provengono dai genitori anziani, dai
figli giovani, dai partner super esigenti, dai colleghi oziosi, dagli amici
stronzi.
Ci
sono persone che offrono una diversa prospettiva sul tema delle scelte. E’
anche giusto dopo una vita passata a fare un qualcosa poter invertire la rotta
e cambiare del tutto regime. Una nuova carriera, nuovi stimoli possono regalare
nuove verità. Proprio riflettendo su tutto quello che è stato fatto, si possono
fare grandi scelte e trovare nuove alternative che per quanto difficili possono
essere apprezzabili. Una scelta difficile è tale proprio perché non c’è
un’opzione indiscutibilmente migliore. La maggior parte delle scelte, in
realtà, sfugge da una classificazione sono semplicemente, opzioni diverse e ugualmente
valide.
APPROCCIARE IL PROBLEMA
Dopo i cinquant’anni si ha certamente una prospettiva diversa ed un modo di
approcciarsi alle decisioni in modo differente. In questi casi, non si può
sbagliare, perché non c’è il rischio che un’opzione sia migliore dell’altra e
la soluzione, dunque, è quella di decidere e pure con immediatezza. Tanto una decisione
va presa ed una volta adottata, diventerà inevitabilmente la migliore, perché
dietro ci saranno il nostro impegno e la nostra intelligenza, senza dimenticare
la nostra esperienza. Quindi, invece di cercare al di fuori di noi i valori che
confermano la nostra scelta e la nostra crescita, si può guardare dentro, e
valutare quello che si ritiene importante. Questo vale per tutte le scelte
importanti della vita. Non bisogna scoraggiarsi.
VECCHI
O GIOVANI
Ma
in questa età di mezzo, i 50, è più corretto vedersi giovani o vecchi?. In
America hanno inventato lo "Young Old". E' l'età in cui, una volta si
iniziava a pensare alla pensione, oggi invece ci si lancia in nuovi progetti,
si cambia vita, si trova il coraggio per provare cose nuove, o magari cose
vecchie che non si è mai avuto il tempo o il coraggio di fare.
Pare
sia come un ticchettio nella testa che non lascia scampo, e rende urgente una
svolta, un cambio di direzione, dare uno strappo alla routine. Prendersi nuovo
tempo, perché c’è né di tempo ancora, per ripensare il futuro ed iniziare a
programmare cose nuove. Dagli Stati Uniti all'Italia, dal Giappone
all'Australia, avanza una nuova rivoluzione quella dei cinquant'anni, che non è
ancora terza età, è giusto giusto “la metà” della vita. Si spalanca una
stagione di imprevedibile rinnovamento. Risultano essere i più teneri tra gli
anziani, perché si è adulti ma non troppo. Si, perché non è ancora arrivato l’ultimo
treno, non è ancora troppo tardi per niente, insomma stiamo parlando di una rivoluzione
rigenerativa, che travolge ritmi e abitudini, e dimostra che non è tardi per
abbracciarne di nuovi.
IL
PROSSIMO FUTURO
A 50 è giunto il
momento di farsi due conti e proiettarsi nuovamente nel futuro. Alcuni possono
cedere ad azioni regressive o cogliere l’attimo fuggente per l’ultimo colpo di
testa. Altri più rassegnati si immergono in reazioni depressive. Ma ci sono
anche persone che facendo tesoro dell'apprendimento, dell'esperienza acquisita
non comune, delle proprie doti sviluppate, colgono l'opportunità per fare delle
cose per sé, con la massima libertà d'espressione. I cinquant'anni, allora,
diventano una vera occasione per fermarsi a riflettere e stilare un bilancio per
rilanciarsi nuovamente con più coscienza. Se un cinquantenne raggiunge questa consapevolezza,
carico di tanti successi e tanti fallimenti accumulati, riuscirà a rilanciarsi
nel futuro.
SINGLE
Anche a questa età
accade di ritrovarsi, per diverse ragioni, in una casa vuota a fare i conti con
se stessi e con le scelte che sono state fatte in passato, perché si è
diventati single per scelta o perchè ce lo ha chiesto il destino. Tornare
single a 50 anni però non dev'essere il pretesto per lasciarsi andare nella
vita e subire in modo passivo il passare del tempo. Anche in questo caso vi è
sempre l'opportunità di rinascere e di vivere quella che viene definita da
alcuni come la "seconda età dell'oro", quella dei 50 anni per
l'appunto. Lo stato d'animo cambia e ritrovarsi single per scelta propria può
portare nei primi momenti un senso di liberazione. Dopo aver affrontato dolori
e angosce per essere tornati single, è come se ci si ritrovasse dinnanzi ad un
bivio cioè sprofondare nella solitudine oppure rinascere. Tutte le esperienze, fanno
sì che si maturino nuove consapevolezze. Anche a 50 anni si può iniziare a
prendersi di nuovo cura di se stessi e ad aprirsi a nuove conoscenze.
Insomma a cinquant’anni
non è più come una volta, non si è ancora alla fine, non possiamo più
accontentare tutti, bisogna compiacere un po’ più se stessi. Non si può più
sbagliare perché c’è ancora modo di rilanciarsi ed avere successo.
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