LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

HAI VOLUTO LA BICICLETTA

biciclo antico

Nacque nel 1817 in Germania dall’ingegno di Karl Friedrich Christian Ludwig Freiherr Drais von Sauerbronn, per rispondere ad un’emergenza dell’epoca, non lontana da una di quelle attuali. La rivoluzione della natura. 

All’inizio aveva due ruote, otto raggi, un sellino, un timone e solo il sogno di diventare un mezzo di trasporto. La bicicletta Il signor Karl la spingeva a piedi, non portava pedali e per la verità non aveva neanche un nome; lui la chiamò semplicemente Laufmaschine, ossia una macchina per correre. Drais inventò a Schwetzingen la sua macchina, concepita in preda a un’ossessione. Due anni prima, dall’altra parte del mondo, l’esplosione del vulcano indonesiano Tambora, la più grande eruzione della storia, aveva causato un cambiamento globale delle condizioni meteo. Nell’estate precedente interi paesi erano stati travolti da lastre di ghiaccio, le temperature si erano abbassate di tre gradi. Il grano con i prezzi alle stelle. I cavalli morivano di fame o venivano mangiati dall’uomo. Per questo Drais immaginò un anti-cavallo. Questo mezzo arrivò poi in Francia come vélocipède e in Inghilterra come hobby Horse. Dopo tutti gli anni trascorsi, al primitivo mezzo, sono stati aggiunti poggiapiedi, pedali, catena, moltiplica, mozzo, pneumatici, freni, camera d’aria, cuscinetti a sfera, campanelli, luci, portapacchi, ora anche il motorino per la pedalata assistita.


LA CONFERENZA INTERNAZIONALE
Ogni anno si riunisce la Conferenza internazionale sulla storia del ciclismo per discutere sulle idee e risultati di ricerche scientifiche e sulla storia della bicicletta e del ciclismo. La Conferenza ha permesso di far conciliare molte delle idee riguardanti la storia della bicicletta, che erano state per la maggior parte sbagliate ed influenzate da nazionalismi a patriottismi di parte. Tutte le invenzioni applicate alla bicicletta che hanno avuto successo sono state il risultato di precedenti idee ed esperimenti di singoli che hanno poi portato al risultato finale. Ci sono anche casi di invenzioni diventate importanti a distanza di tempo dalla messa in opera, pertanto non è molto semplice né tanto meno sicuro associare ad un determinato progetto una precisa data storica ed un particolare inventore.

IL BICICLO
Il biciclo è stata la prosecuzione del progetto della boneshaker. La ruota anteriore venne ingrandita fino al limite della misura della gamba del ciclista mentre quella posteriore fu accorciata ed il telaio reso più leggero. Nel 1869 Eugene Meyer inventò le ruote con i raggi e produsse un modello di High Bicycle fino agli anni 1880. I cuscinetti a sfere successivamente vennero applicati insieme ai copertoni solidi e ai telai di acciaio. A seconda della lunghezza della gamba del ciclista, la ruota anteriore ora poteva raggiungere un diametro fino a 1,5 metri. Questo tipo di mezzo fa trovare il ciclista molto distante da terra, accovacciato in modo precario sopra la ruota anteriore. La bicicletta americana Star era derivata da una ordinaria invertendo l'ordine delle due ruote: ora però c'era il pericolo di cadere all'indietro quando si correva in salita


bici da cora dei nostri tempi
Oggi la bicicletta è diventata salutare, benvoluta, desiderata ed anche un grandissimo affare che concretizza fatturati impensabili, sia nel settore amatoriale che agonistico.

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