Nacque nel 1817 in
Germania dall’ingegno di Karl Friedrich Christian Ludwig Freiherr Drais von Sauerbronn,
per rispondere ad un’emergenza dell’epoca, non lontana da una di quelle
attuali. La rivoluzione della natura.
All’inizio
aveva due ruote, otto raggi, un sellino, un timone e solo il sogno di diventare
un mezzo di trasporto. La bicicletta Il signor Karl la spingeva a piedi, non
portava pedali e per la verità non aveva neanche un nome; lui la chiamò
semplicemente Laufmaschine, ossia una macchina per correre. Drais
inventò a Schwetzingen la sua macchina, concepita in preda a un’ossessione. Due
anni prima, dall’altra parte del mondo, l’esplosione del vulcano indonesiano
Tambora, la più grande eruzione della storia, aveva causato un cambiamento
globale delle condizioni meteo. Nell’estate
precedente interi paesi erano stati travolti da lastre di ghiaccio, le
temperature si erano abbassate di tre gradi. Il grano con i prezzi alle stelle.
I cavalli morivano di fame o venivano mangiati dall’uomo. Per questo Drais
immaginò un anti-cavallo. Questo mezzo arrivò poi in
Francia come vélocipède e in Inghilterra come hobby Horse. Dopo tutti gli
anni trascorsi, al primitivo mezzo, sono stati aggiunti poggiapiedi, pedali, catena, moltiplica, mozzo, pneumatici, freni, camera d’aria, cuscinetti a sfera,
campanelli, luci, portapacchi, ora anche il motorino per la pedalata assistita.
LA
CONFERENZA INTERNAZIONALE
Ogni
anno si riunisce la Conferenza internazionale sulla storia del ciclismo per
discutere sulle idee e risultati di ricerche scientifiche e sulla storia della
bicicletta e del ciclismo. La Conferenza ha permesso di far conciliare molte
delle idee riguardanti la storia della bicicletta, che erano state per la
maggior parte sbagliate ed influenzate da nazionalismi a patriottismi di parte.
Tutte le invenzioni applicate alla bicicletta che hanno avuto successo sono
state il risultato di precedenti idee ed esperimenti di singoli che hanno poi
portato al risultato finale. Ci sono anche casi di invenzioni diventate
importanti a distanza di tempo dalla messa in opera, pertanto non è molto
semplice né tanto meno sicuro associare ad un determinato progetto una precisa
data storica ed un particolare inventore.
IL
BICICLO
Il biciclo è stata la prosecuzione del progetto
della boneshaker. La ruota anteriore venne ingrandita fino al limite della
misura della gamba del ciclista mentre quella posteriore fu accorciata ed il
telaio reso più leggero. Nel 1869 Eugene Meyer inventò le ruote con i raggi e
produsse un modello di High Bicycle fino agli anni 1880. I cuscinetti a sfere successivamente
vennero applicati insieme ai copertoni solidi e ai telai di acciaio. A seconda
della lunghezza della gamba del ciclista, la ruota anteriore ora poteva
raggiungere un diametro fino a 1,5 metri. Questo tipo di mezzo fa trovare il ciclista
molto distante da terra, accovacciato in modo precario sopra la ruota
anteriore. La bicicletta americana Star era derivata da una ordinaria
invertendo l'ordine delle due ruote: ora però c'era il pericolo di cadere
all'indietro quando si correva in salita
Oggi la bicicletta è
diventata salutare, benvoluta, desiderata ed anche un grandissimo affare che
concretizza fatturati impensabili, sia nel settore amatoriale
che agonistico.
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