LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

Immagine
I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

PAPA FRANCESCO E LA RIVOLUZIONE CATTOLICA

il papa

Si è visto fin da subito, dai primi passi, che Papa era diverso dagli altri. Chissà come sarà ricordato. Ha iniziato con il perdono per l’aborto e continua per la sua strada, anche senza il consenso del suo ambiente. Papa Bergoglio continua la sua opera di trasformazione della Chiesa semplicemente affidandosi all’istino ed alla gentilezza.

Eletto Papa, ha subito chiarito uno dei suoi punti di vista, affermando che il tempo la fa da padrona nelle scelte. Lui non è per gli strattoni, ma procede piano piano, avviando quei processi di trasformazioni che inevitabilmente devono giungere, nonostante le resistenze incontrate. Sa bene che tutto questo richiede pazienza ma si ripete, fiducioso, che “Dio si manifesta nel tempo”.
Si sta occupando dei profughi denunciando la globalizzazione dell’indifferenza e gridando “vergogna”. Sostiene che la vita non è solo nascere e morire, ma bensì tutto quello che c’è nel mezzo, che è la vita vera. Sta trascurando un po’ la riforma strutturale della curia. Lo IOR dovrà fare solo ciò che dice il suo nome, “Istituto per le opere di religione” ed  amministrare con prudenza le risorse. Predilige la strategia del dialogo con l’Islam, per non fare il gioco dei fondamentalisti.
Per l’aborto ha detto a chiare lettere che “Nessuno può essere condannato per sempre, non è la logica del Vangelo”, seppure, per Francesco il matrimonio resta indissolubile.
Tanto altro è già stato fatto e sarà fatto e il tutto con la sua più importante rivoluzione che è quella del cambiamento fatto con tenerezza evangelica.
Chissà come sarà ricordato.

Commenti