LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

ELISABETTA II REGINA DELL’INGHILTERRA

elizabeth

La Regina Elisabetta ha battuto il record di regno più longevo nella storia della monarchia Britannica.

Elisabeth Alesandra Mary, “la Regina Elisabetta II” nasce a Londra il 21 aprile 1926 ed è la regine del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. La figlia maggiore di re Giorgio VI e della regina Elisabetta.  È salita al trono del Regno Unito all'età di ventisei anni il 6 febbraio 1952, ovvero alla morte del padre re Giorgio VI.  Il suo regno è il più lungo di tutta la storia Britannica, avendo superato il 9 settembre 2015 il precedente record detenuto dalla sua trisavola Vittoria di oltre 63 anni.

Elisabetta venne educata, sotto la super visione della madre, dalla sua governante Marion Crawford, chiamata affettuosamente "Crawfie". Studiò storia con C. H. K. Marten, prevosto del collegio di Eton, e le vennero insegnate alcune lingue moderne, come il francese. Piuttosto conservatrice nella foggia del vestire, la regina è famosa invece per i soprabiti dai colori forti e per i cappelli decorativi, che le consentono di essere individuata facilmente nella folla.  Nonostante si dica che abbia poco interesse per la cultura e l’arte, partecipa a molti eventi culturali. In effetti suoi principali interessi sono le corse dei cavalli, la fotografia e i cani.

LA SUA GIORNATA
Elisabetta II si sveglia tutti i giorni alle 7,30 precise e per prima cosa accende la radio, sul programma Today della Radio 4 della BBC. Adora quando i politici vengono attaccati dai presentatori. Per colazione beve un thè, rigorosamente Twinings English Breakfast in una tazza di porcellana cinese, servito con latte e senza zucchero, accompagnato da biscotti. A questo punto della giornata si dedica ai documenti provenienti dal governo, custoditi nell'apposita Scatola rossa, un contenitore scarlatto in pelle con carte e fogli legali. Solo nei giorni di Natale e Pasqua non si occupa di questioni burocratiche. Per tutti gli altri giorni da quando è diventata regina, Elisabetta II passa circa tre ore al giorno con il cosiddetto "doing the boxes", cioè a leggere i documenti di stato che provengono dai vari ministeri, uffici governativi e ambasciate. Dopo aver firmato i documenti della giornata è il momento degli impegni ufficiali. Di solito questo è il momento dedicato agli incontri formali con i leader politici o i diplomatici. Incontri che avvengono a porte chiuse. A volte la Regina Elisabetta organizza dei pranzi a Buckingham Palace per rimanere aggiornata sull'attualità e su quanto accade nel mondo. Sono queste le situazioni in cui si ritrova fianco a fianco con personaggi pubblici, esponenti della politica e dello sport.
LA PASSIONE PER I CAVALLI
Il 21 aprile 2017 compie 91 anni ma ancora sfida tutti e tutto. Nonostante la sua veneranda età, la regina non vuole rinunciare alla passione che più ama e così ancora va a cavallo. Tutti, consiglieri e famigliari, provano a dissuadere la sovrana, spiegando che andare a cavallo alla sua età può essere massacrante per le ossa e per spina dorsale, con tutte le possibile ripercussione da una eventuale caduta, ma lei non si lascia intimorire.
Per Elisabetta II è come respirare. La sua prima lezione svolta quando aveva ancora 3 anni, quindi cosa le si può dire. Oltretutto lei si sente sicura, può comunque contare su persone che si occupano di lei e che devono garantire il suo benessere. Questa passione della sovrana è nota a tutti, quindi, cosa aspettarsi, certo è un po' anziana ma guardarla mentre va in sella al suo purosangue mette una certa emozione. Pensare di sentirsi ancora così vivi a quella età e dopo le ultime vicissitudini sulla salute, che l’hanno vista protagonista di intervento chirurgico, è un buon auspicio per tutti.
Per agevolarla nei movimenti, la regina tanto amata dagli inglesi, viene fatta salire in groppa tramite una scaletta, ma comunque va senza caschetto protettivo. Forse una sovrana non può indossare il caschetto, va bene un elegante copricapo. Alcune fonti ufficiali hanno raccontato che il numero delle cavalcate sono diminuite e non si supera mai il quarto d’ora se c'è bel tempo. Secondo sua cugina Margareth Sua Maestà è una persona di campagna e se non fosse stata la regina avrebbe sicuramente vissuto in campagna circondata da cavalli e dai suoi adorati cani. Elisabetta ha raccontato che cavalca per sentirsi un essere umano come gli altri, non una regina, ma come una comune persona che si relaziona con un cavallo. La verità è che i cavalli come i cani sono gli animali preferiti della sovrana. La rendono molto felice e come darle torto. 

the queen


È molto tifosa della squadra di calcio londinese dell’Arsenal.  Sempre molto riservata in pubblico, ma di fatti con il tempo la sua immagine pubblica si è notevolmente ammorbidita, anche se si era sempre autoimposta un particolare rigore. La regina invia un annuale Messaggio di Natale al Commonwealth di cui è il capo.
Negli ultimi anni in molti si sono chiesti se Elisabetta non stesse valutando l'ipotesi di abdicare in favore del figlio Carlo o del nipote William. Un'opzione che pare venga esclusa categoricamente finché lei si sentirà in grado di portare avanti i suoi compiti.
REGINA DA RECORD 
Certamente va sottolineato che Elisabetta II ha battuto tutti i record. Ha battuto quello della longevità e lungimiranza diventando nel tempo la vera protagonista della rivoluzione a Buckingham. Un’ennesima prova lo è stato il  Royal wedding ha lasciato al seguito una scia di stelle e romanticismo. William si è  maritato con un’attrice semi-sconosciuta, di certo divorziata, e un po’ colorata Ha consentito ad Harry e Megan di diventare i rivoluzionari che hanno reso giustizia al coraggio di quell’amore, che in passato hanno penalizzato la principessa Diana. Per questo si può dire che, ancora una volta la protagonista dell’ennesima rivoluzione a Buckingham Palace, è stata innanzitutto la sovrana inglese, Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Si racconta che anche lei non è mai stata sempre ligia alle regole di corte. Quando suo padre Giorgio VI moriva, amoreggia con Filippo su un albero del Treetops hotel in Botswana. All’attivo anche qualche scappatella giovanile.
Inoltre pare che degli studenti australiani abbiano donato a Elisabetta una mano finta per salutare quando è stanca, seppure il fatto che lei l’abbia effettivamente usata mi sembra poco probabile. Sua Maestà sarebbe ovviamente giustificata, perché nell’arco della sua lunga vita sul trono ha stretto qualcosa come circa 4 milioni di mani. In relata' quando la regina porge la mano, porge giusto due dita guantate, l’indice e il medio che si protendono timidamente dal pugno e sfiorano la mano tesa dell’interlocutore. Avvalersi di un congegno per salutare i sudditi potrebbe essere una scelta da considerare solo se si fossero esaurite le forze, ma penso che non sia il caso di Elisabetta, perché non c’è niente che la esaurisca. Inoltre, l’uso della mano finta sarebbe limitato ai soli percorsi in auto, come tra Buckingham Palace al Parlamento. Qui però la folla è così vicina che si rischierebbe di essere scoperti. La regina ha un senso estremamente profondo del dovere verso la gente che va a vederla.
Speriamo di riuscire a sentirci così vivi anche noi.

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