Quando si conosce qualcuno e si inizia una nuova
relazione solitamente ci racconta un po’ di tutto. Non ci sono problemi a
raccontare cose fatte in passato, quando l’altro non esisteva ancora. Agli
inizi è tutto più facile, non c’è bisogno di mentire né di nascondere le cose.
Ci si racconta, per farsi conoscere dall’altro, per condividere un periodo di
vita in cui non si è stati insieme, e ci si dice tutto quello si ha voglia di
raccontare. Se poi la relazione prende piede si perde un po’ di libertà nel raccontare
il passato, soprattutto sulla sfera sentimentale e sessuale. Allora ci si
chiede fin dove è giusto raccontarsi in tutto.
L’emancipazione è veramente affermata, oramai
accettiamo di tutto, non esistono più finte moralità, quelle sono del tutto sorpassate.
Penso che la donna occupi già ogni di tipo di incarico. Però, se una donna ha
avuto molti partner sessuali nella sua vita è ancora tacitamente bollata come
poco seria. In effetti, va anche detto, che ora, lo si dice anche per gli
uomini. Probabilmente a nessun uomo piace l'idea di stare con una donna che
abbia avuto molti partner anche perché questo lo espone al rischio molto alto
che lei potrebbe avere ancora molti altri uomini. Anche a voler essere ottimista penso che, sia per lui
che per lei, sia più opportuno fare silenzio sull’argomento, meglio niente
allusioni, racconti di prodezze o di particolari intese precedenti. Questi
apprezzamenti potrebbero essere fastidiosi e potrebbero minare
la sicurezza della coppia. E’ il caso di dire che sull’argomento il
silenzio è d’oro. Lasciare nel dimenticatoio, tutto quello che oramai non ci
appartiene più, in alcun modo, probabilmente è più giusto. Hanno avuto valore
di esperienza di vita e come tali vanno accolte e chiuse in una scatola.
Ricordo la divertente faccia del povero attore Hugh
Grant che in una scena dei suoi film, rimane basito, seduto in un bar, dinanzi
alla donna che gli piace e che gli elenca la lista, forse incompleta, di tutti
gli uomini con cui era stata a letto. Penso che accada inevitabilmente ed anche
in modo del tutto inconsapevole, la cosiddetta “competition”, a voler usare un
termine inglese e possono nascere ansie, insicurezze e sottili pulsioni,
pericolose nel rapporto di coppia, se si parla tanto bene di esperienze
passate. Meglio
sforzarsi di comprendere le contraddizioni del cuore e dimostrarsi comprensivi
nel silenzio, tanto la sincerità assoluta circa il passato non è necessaria,
carichiamo solo l'altro di preoccupazioni o dispiaceri inutili, che poi
rimangono ad aleggiare come un fantasma nel presente. In definitiva credo che
ognuno avrà il suo giusto criterio da seguire e se ha sbagliato, pazienza.
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