SILENZIO DELLA COPPIA, COSA SIGNIFICA?

Immagine
Negli anni della mia vita, in particolare con riferimento ad una delle mie relazioni, ho imparato che il silenzio con il partner può avere significati sorprendentemente complessi, ben al di là della semplice mancanza di parole. L’ho imparato leggendo alcuni libri e spulciando tra i vari post scritti da psicologi che ho trovato in rete. Ma mi preme raccontare quello che ho percepito meglio sulla mia pelle.  Il silenzio nella coppia può essere interpretato in diversi modi. Questo l’ho capito. Ma di fatto i silenzi avvengono principalmente quando ci sono cose non dette per paura di non essere capiti o perché si è feriti dall’altro oppure ancora per la convinzione che comunque parlarne non farà cambiare la situazione. Per questo a volte nessuno fa il primo passo, anche per non dare l’impressione di avere torto. Da un lato, ho sperimentato momenti in cui il silenzio non era altro che una forma di comunicazione profonda, un linguaggio tacito che rafforzava il legame. Dall’altro, ci sono ...

IL SAPORE DELLA VITA E GLI ADOLESCENTI

adolescenza

Nelle persone più adulte, mi rendo conto, che l’abitudine ha preso il sopravvento sulla creatività, sull’eccitazione, sulle passioni, sul rischio, sul disordine, sull’imprevisto, sul confuso. Tutte emozioni che diventano difficili da cogliere perché, quella sconsideratezza adolescenziale, si è assopita. Tutto quello che era l’essenza dell’età adolescenziale si è gradatamente spento. La stagione della vita che tutti raccontano come turbolenta.


Gli adolescenti sono immersi nel fugace nell’immediatezza, vivono di attimi, senza pensare al futuro, si vestono come capita, si incontrano dove capita, con qualsiasi mezzo, mangiano o bevono quello che trovano, perché a loro basta stare insieme, oggi con alcuni, domani con altri, perché non hanno un vero scopo da raggiungere, un obiettivo da concretizzare, ma solo un voler provare, sperimentare poter raccontare, a volte fino a limiti sconsigliabili. Gli adulti vivono di ciclostili condizionati, di no confezionati, di rinunce sconsiderate, sacrifici indispensabili per raggiungere i propri obiettivi, una riconoscibilità, una stima sociale, uno status lavorativo.
I giovanissimi confondono i loro progetti con i sogni, le loro passioni con i loro impegni, e il tutto spesso ha la durata di un pomeriggio. Ma, come sempre, non è tutto oro quello che luccica. In effetti vivono, per un verso, un periodo drammatico, dove non si sa ancora se prendere in riferimento, il sesso o gli ideali, sbandando di qua e di là in improvvise malinconie dettate dai loro facili fallimenti, perché il volume delle sensazioni è troppo al di là delle parole a loro disposizione.
Agli adulti servirebbe per un po’ sentirsi adolescenti ma alla fine l’adolescenza è solo una stagione della vita e nemmeno tanto lunga, dove gli attori non sono in grado di capovolgere le cose, forse perché in effetti non lo desiderano nemmeno. Loro hanno i loro gesti e comportamenti che sono a volte fastidiosi e che gli adulti tollerano in attesa che diventino maturi.

Commenti