LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

ESTETICA, CHIURUGIA ESTETICA PRO E CONTRO

estetica e chirurgia

Molto spesso si sente parlare di estetica o ancora di più di chirurgia estetica e per molti il pensiero comunque fa pensare a persone insicure, che vogliono appartenere ad un modello estetico, quello omologato ed imperante in quel momento. Gli adulti ci riflettono un po’, con maturità (si fa per dire), mentre il tasto è più dolente e delicato tra i giovanissimi, che spesso, come regalo di compleanno, chiedono di rifarsi qualcosa. Belli a tutti i costi ed è stato così fin dall'antichità.


La chirurgia plastica ha origini molto lontane e deriva da plastikos, vocabolo greco che significa modellare. I primi interventi di chirurgia plastica risalgono ai papiri egizi. Il papiro di Edwin Smith, datato 3.000 a.C. contiene la prima descrizione di chirurgia su di un trauma facciale. Per i nasi le orecchie e labbra si deve arrivare ai testi Indù del 400 a.C. Allora andava di moda tagliare il naso al nemico, e anche il sistema giudiziario comminava l’amputazione di nasi, orecchie e genitali. Un autore Indù, Sushrata, descrive per primo nella sua enciclopedia Samhita, la ricostruzione dell’orecchio con pelle prelevata dalla guancia e la ricostruzione del naso, detta ancora oggi con il “metodo indiano” o “indù”. Con una incisione su tre lati si prelevava un lembo quadrato di cute dalla guancia adiacente e lo ribaltava, fino all'attecchimento, sulla zona da ricostruire. Più tardi, nel 4 secolo a.C. Alessandro Magno invase l’India, e importò queste tecniche di ricostruzione nel bacino del Mediterraneo. Nel 4 secolo d.C. Oribasio, medico di corte bizantino, nella sua Synagogue Medicae dedicò ben due capitoli alla ricostruzione dei difetti della faccia.
Nelle conversazioni sull’opportunità di ricorrere alla chirurgia estetica si fa sempre riferimento ad una scarsa autostima, alle molteplici insicurezze personali  che si vogliono oltrepassare, ricorrendo ad un preciso modello estetico imposto dalla massa. Perché diciamocelo, ci desideriamo sempre più giovani e belli fino all’eternità. Tutti quelli che decidono di modificare una parte del loro corpo hanno probabilmente vissuto molti anni con una quella parte che non sentivano propria, e soprattutto non la vedevano bella.
Alcuni sostengono che dopo essersi ingrandito il seno o rifatto il naso o tirato su i glutei, hanno superato i loro conflitti interni, migliorando completamente il modo di interfacciarsi con gli altri e con la propria vita. Sono senza dubbio rilevanti aspetti che riguardano gli aspetti emotivi e psicologici e non vanno quindi sottovalutati, con tutti i loro pro e contro. Possiamo sostenere che oggi tutti hanno diritto di sentirsi più belli e perfetti e grazie alle moderne ed innovative tecniche di chirurgia estetica è consentito scegliere tra un’ampia varietà di interventi. Forse non è giusto colpevolizzare chi decide di mettere mano ad una propria imperfezione, anche se, in alcuni casi, anche tra i vip, abbiamo assistito a veri e propri scempi. Ma, anche in quei casi, senza dubbio, l’autostima ne verrà certamente migliorata e con essa tutta la qualità della vita.

siringa al botulino

Però per quanto si preveda un miglioramento della vita da una parte, dall'altra non va sottovalutato che comunque si tratta pur sempre di interventi chirurgici e che bisogna tenere presente che il risultato potrebbe non essere quello sperato, e che il periodo post operatorio sarà comunque pieno di dolori e convalescenza necessaria al recupero. Detto questo è importantissimo affidarsi solo a chirurghi plastici competenti e specializzati e non va mai effettuata sui giovanissimi. La legge vieta, ad esempio, di eseguire interventi al seno su donne che hanno meno di 18 anni. L’11 dicembre 2009, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge che prevede l'istituzione del Registro delle protesi mammarie e vieta l'impianto ai minori di 18 anni. Oltre quanto stabilito dalla legge, va detto che anche i medici consigliano di aspettare dopo i vent'anni.
L’abuso della chirurgia può essere un effetto collaterale sia per la nutrita voglia di correzione dell’essere umano sia per la grande fabbrica economica che vi è dietro.

Link:
http://www.repubblica.it/salute/forma-e-bellezza/2010/07/30/news/seno_vietate_le_protesi_sotto_i_18_anni-5950228/

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