Avete certamente visto quella famosa
immagine vignettata in diversi modi che parte dalla sua sinistra con una creatura simile a uno scimpanzé ed arriva
sulla sua destra con quello che sembra un uomo moderno di etnia europea. Quella
immagine in originale si chiama “The March of Progress”. Il percorso dell’evoluzione
dell’Umanità che ci ha portato in avanti fino a farci diventare quello che
siamo oggi. Ma quello che siamo oggi non significa che l’evoluzione è finita,
significa che non finirà mai.
L’evoluzione si riferisce alle variazioni nelle frequenze degli alleli in
una popolazione, che sono le diverse versioni di uno stesso gene, e la loro distribuzione
varia ininterrottamente, per via delle nuove mutazioni che appaiono nel codice genetico. Così si sviluppa l’evoluzione biologica. Gli alleli si diffondono perché gli individui che li portano
sopravvivono, prosperano e si moltiplicano meglio degli altri, in modo da
passare questi alleli ai posteri che a loro volta li diffonderanno ancora e si
adatteranno. C’è una grande logica di questi adattamenti, ossia il fatto che ci
sia uno stretto legame fra le caratteristiche di un organismo e il suo ambiente.
La selezione naturale che avviene continuamente fa in modo che alcuni
individui sopravvivano, prosperino e si moltiplichino mentre altri non ci
riescono. Una parte la si deve alla evoluzione della medicina che ha permesso
di superare quella che è definita la transizione demografica, cioè il passaggio
da una popolazione che ha tassi di natalità e mortalità elevati, a una con tassi
di natalità e mortalità più bassi. Questo però non vale in modo assoluto perché ci
sono posti dove la mortalità infantile è molto più alta di altre o luoghi dove
la vita media è molto più bassa di altre.
Le mutazioni e le evoluzioni mutano per tantissimi fattori pensiamo un
attimo alla superiore mescolanza delle razze, all’intensificazione dei rapporti
con tutte le popolazioni alle scelte individuali di vita di ogni persona.
Ci sono molte più persone che per scelta decidono di non generare figli e
quindi di non contribuire geneticamente alla popolazione, questo si sta
sviluppando molto in alcuni paesi europei dove è in aumento quella pare di popolazione
che arriva alla morte senza riprodursi, anche se in alcuni casi questo è legato
alle peggiori possibilità economiche di mettere su una famiglia.
Per questo motivo molte donne cercano di avere figli quando la fertilità
inizia a diminuire e quindi può apportare modifiche evolutive, facendo al tempo
stesso una cernita tra chi ha gli alleli più predisposti che garantiranno la
presenza delle nuove generazioni.
Anche questa è evoluzione.
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