LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

RUSSIA BLUE WHALE GIOCO SUICIDIO

blue whale

Il fenomeno chiamato da alcuni gioco del Blue Whale, parte qualche anno fa dalla Russia, dove centinaia di adolescenti si sono suicidati buttandosi autonomamente dai tetti di palazzi molto alti, dietro la macabra regia di qualcuno ha filmava il tutto volontariamente e con coscienza.  Un fatto veramente inquietante. Registi non occasionali che si trovati lì per caso, ma che al contrario erano consapevolmente complici e pronti a filmare un loro coetaneo che aveva confermato di volervi buttare giù dal tetto, senza fare nulla per impedirlo. Il tutto, quindi, non è mai stato occasionale ma ben delineato e definito per seguire delle regole di questo raccapricciante gioco.

Il fenomeno è nato in Russia ma poi si è sviluppato in molti altri paesi come il Brasile, la Gran Bretagna, la Francia, l’Italia ed altri. Si probabilmente anche l’Italia. Il 4 febbraio 2017 a Livorno dal palazzo più alto di tutta la città, un ragazzino 15 anni è salito sul tetto e si è lanciato nel vuoto da 26 piani di altezza. Il suicidio pare riconducibile con  molta probabilità, considerate alcune testimonianze, al gioco del blue whale, ma di fatti  non ci son prove certe che il giovane, stesse giocando anche lui a questo spaventoso game.
Blue whale significa “balena blu” ed il significato di questo gioco è stato legato a quello delle balene blu che si spiaggiano uccidendosi. Si tratta di un rituale psicologico diffuso in rete che induce gli adolescenti alla depressione totale fino a spingerli al suicidio, ritenuta da loro l’unica via d’uscita possibile da quello stato di malessere. Le regole del gioco sono imposte dai curatori (così si fanno chiamare quelli che comandano il gioco) ai vari giocatori, i quali hanno quindi poi l'obbligo di seguire gli ordini impartiti loro, negli ultimi 50 giorni di vita. Facendo una breve carrellata si riportano alcune delle disposizioni del gioco impartite giorno per giorno:
giorno 1, tagliati la mano con un rasoio e invia foto al curatore;
giorno 2, alzati alle 4.20 del mattino e guarda video psichedelici paurosi che ti manda il curatore;
giorno 3 tagliati il braccio lungo la vena ma non troppo in fondo. Tre tagli al massimo e manda la foto al curatore;
giorno 4 disegna la balena su di in un foglio a manda foto al curatore;
giorno 5, se sei pronto a diventare una balena inciditi yes sulla gamba se non sei pronto tagliati molte volte per autopunirti;
giorno 10, alzati alle 4.20 vai su un tetto, più alto è meglio è;
giorno 14, tagliati il labbro;
giorno 16, devi stare male procurati dolore;
giorno 26, il curatore ti dirà il giorno in cui dovrai morire e tu dovrai accettare;
giorno 28, non parlare con nessuno;
giorno dal 30 al 49 ti dovrai alzare tutti i giorni alle 4.20 per guardare film horror e ascoltare la musica che ti manderà il curatore facendoti un taglio al giorno;
giorno 50, TI DOVRAI BUTTARE GIU' DAL PALAZZO.
Questa è la storia dei ragazzi che vengono manipolati psicologicamente in rete, fino a farli diventare dei sottomessi involontari, incapaci di reagire. I curatori giocano con la loro mente e secondo gli psicologi intervenuti, la metodologia utilizzata per indurre al suicidio è stata proprio studiata a tavolino per plasmare le  loro teste. I giovani vengo bombardati da video di suicidi e di violenza e da tanta musica depressiva per molti giorni, continuamente. Si arriva fino a farli ritenere che tanto la vita è inutile e che da qualche parte è tutto scritto e che non bisogna opporsi.
La stato russo ha dichiarato che si tratta di una vera guerra contro i giovani e bambini e che è un’attività criminale organizzata intenzionale, tanto da riuscire convincere il governo ad approvare con urgenza un decreto legge in cui vengono inasprite le pene per coloro che si rendono responsabili di istigazione al suicidio di giovani o che comunque promuovono le azioni che possono portare i minor alla morte.

blue whale
Disposizioni impartite per la manipolazione 

Irina Polyncova è ritenuta una delle prime vittime della blue whale che però a differenza di tutte le altre è stata indotta al suicidio mediante decapitazione, mettendo la testa sui binari del treno. E’ l’unica morta così, tutti gli altri si sono lanciati giù dal palazzo. Questa ragazza, per i giocatori, è una vera eroina che ha spinto gli altri ad iniziare a giocare. Philipp Budeikin, il ragazzo di 22 anni, reo confesso, studente di psicologia e ideatore del Blue Whale, è stato arrestato ed è attualmente detenuto in carcere, ma non ha mostrato alcun pentimento per quanto accaduto. E' accusato di aver istigato al suicidio almeno una quindicina di ragazzi negli ultimi mesi dopo averli attratti con l'inganno su Vk, il social network più in voga in Russia. Centinaia i giovanissimi che è riuscito a coinvolgere ad accettare la sfida del gioco. Lo studente ha affermato di aver selezionato gli scarti biologici per il gioco, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società e di averli quindi spinti al suicidio per purificare la società. Philipp Budeiki si trova attualmente in carcere a San Pietroburgo, dove ogni giorno riceve lettere d'amore dalle adolescenti che aveva adescato sui social e che avrebbe potuto spingere al suicidio.

Il pericolo purtroppo non è scongiurato, dal momento che i casi di emulazioni si sono moltiplicati in ogni parte del mondo. Bisogna controllare i ragazzi più giovani per capire, laddove è possibile, con chi navigano nei social, dove vanno su internet e vedere cosa condividono. Un compito molto difficile. Inoltre bisogna stare attenti ad eventuali ferite sul corpo o disegni di balene. Il tutto è stato spiegato in modo eccellente con un servizio di Matteo Viviani delle Iene. Non bisogna lasciarli soli, ma questo basta?

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