Da alcuni
anni sono saliti alla ribalta e si stanno espandendo viralmente, sono i droni. L’utilizzo dei
droni, una vera evoluzioni tecnologica è per alcuni una innata mania, destinata a
diventare un aggeggio del futuro. Nell'uomo fin dal tempo dei tempi è insito l’istinto al
volo, che oggi è praticabile, con la possibilità di eseguire riprese video di
qualità. Un bel gioiellino o giocatto che dir si voglia. Il drone è un oggetto volante che rientra nella categoria degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR), cioè oggetti capaci di volare in cielo senza la necessità di un pilota a bordo, che rimane a terra armato
di radiocomando per guidare
i movimenti.
La sua
storia inizia dalla Prima Guerra Mondiale, e si è essenzialmente sviluppata in
campo militare per scopi di perlustrazione e di bombardamento, fino ad arrivare alluso
civile. Attualmente
sul mercato si trovano tre grandi categorie di drone: Il primo è a struttura ad eliche che si
caratterizza per la presenza di una o più eliche, solitamente montate su bracci
estraibili, che permettono al drone di comportarsi come un elicottero. Possono
mantenere ferma la posizione a mezz'aria, effettuare virate repentine, volare
in direzione obliqua; il secondo a struttura
planare più simili agli aeroplani che agli elicotteri, questi
velivoli non sono dotati di eliche, bensì di grandi ali; il terzo ibrido pensati
per volare e per muoversi sul terreno grazie alla presenza di due o quattro
ruote motrici.
L’utilizzo dei droni è il più svariato, ma soggetto a specifiche
regolamentazioni. Ne è vietato l’uso indiscriminato per non intralciare il
traffico aereo o non interferire con gli strumenti di posizionamento, ad
esempio i radar, dell’aviazione. Vengono impiegati dalle forze di polizia per il monitoraggio delle
attività della criminalità organizzata, soprattutto nella ricerca di
piantagioni da droga, e covi di latitanti, o per monitorare i canali dei flussi
di immigrazione clandestina. Si usano per l’osservazione dall'alto di aree verdi non raggiungibili via
terra, così come anche durante le calamità naturali, oppure ancora nella verifica delle
strutture architettoniche colpite da terremoti o altri disastri. Sono utili per il telerilevamento ossia una tecnica pensata per
raccogliere dati qualitativi e quantitativi su un determinato territorio, sulla
base dell’analisi della radiazione elettromagnetica emessa o riflessa. Molte volte vengono impiegati per le riprese aeree cinematografiche o amatoriali.
L’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha stilato un
documento per l’uso privato dei mezzi a pilotaggio remoto, al fine di limitare
e regolamentare l’uso indiscriminato. La propensione del drone ad adattarsi ai diversi impieghi rappresenta
una grande opportunità per la nascita di interessanti prospettive dal
punto di vista imprenditoriale e occupazionale. Se ne stanno accorgendo i
grandi colossi dello shopping online che, già da qualche tempo stanno
mediaticamente attirando l’interesse degli utenti, garantendo per il futuro
prossimo consegne super rapide dopo l’avvenuto acquisto. Infatti stanno
prendendo altresì piede le frequenze ai corsi di pilotaggio drone, dove vengono
anche spiegate le regole di utilizzo, che sono in continua evoluzione. L’ENAC ha così reso noto una volta per tutte le indicazioni specifiche
sulle autorizzazioni necessarie per i piloti (esclusivamente quelli
“professionistici”), sull'equipaggiamento, sulle certificazioni da ottenere
prima del volo, sul tipo di droni utilizzabili in ambito civile e tanto altro.
Prima di acquistare un drone bisogna comprendere le principali
regole alle quali bisogna attenersi per non causare danni a cose o persone o
incorrere in sanzioni da parte della polizia o delle autorità competenti. L’utilizzo come strumento di divertimento o per sport (droni
ricreativi) non prevede alcun documento, patentino, certificazione o
assicurazione, anche se quest’ultima è sempre consigliabile per “volare”
sereni. L’utilizzo per lavoro o per trarne profitto (fotografi,
autori di riprese professionali) deve necessariamente aver fatto una scuola
di pratica di volo o essere autorizzato dall’ENAC in base a specifici
requisiti. Si vola solo di giorno è obbligatorio dare sempre la precedenza a
tutti gli altri mezzi. Si può filmare e pubblicare senza violare la privacy degli
altri. Per i modelli dotati di GPS, è previsto una sorta di lasciapassare,
a patto che siano sempre sotto il controllo visivo del pilota. Chi
non è in possesso di un patentino per aeromobile a pilotaggio remoto, deve utilizzare
solo droni con massa inferiore ai 25 kg e motori con potenza totale inferiore a
15 KW.
Uno degli ultimi ritrovati è vitus un drone della Walkera pieghevole presentato durante
l’ultima edizione dello Spielwarenmesse 2017, la fiera del giocattolo e del
modellismo di Norimberga. Un quadricottero con braccetti ed eliche retrattili
che sulla prua porta un gimbal a due assi in grado di stabilizzare una camera
per filmati in 4k. Quando è aperto il VITUS è lungo 255 mm, largo 275 e alto
110 mm. Il peso si attesta sugli 870
grammi compreso di batteria a 3S da 5.200 mAh per un’autonomia di circa 25
minuti. Il radiocomando è decisamente piccolo, dalla linea pulita che rispetta
le attuali tendenze dettate dal settore. La distanza di volo massima del VITUS è
di 1 km, mentre il prezzo dovrebbe essere intorno ai 600 euro.
In conclusione la cosa più importante è ricordare di utilizzare il drone
con buon senso scegliendo spazi aperti, senza alberi, per evitare di perdere il
contatto visivo con il velivolo, scegliere luoghi distanti da strade, evitando spazi
recintati. Non volare in caso di presenza di forti raffiche di vento ed evitare
zone dove ci sono grossi ripetitori TV, per il resto BUON DIVERTIMENTO!
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