LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

CHE COSA E’ LA DISFORIA TRANSGENDER

DISFORIA ed altre versioni di genere

Il giorno 20 novembre, in tutto il mondo, si celebra la Giornata della memoria delle vittime di transfobia. Molte persone nascono in un corpo percepito a loro come estraneo e lottano contro pregiudizi e stereotipi sui quali ci sarebbero da scrivere troppe pagine e sui quali ognuno avrebbe le proprie ragioni con i propri contro e pro. La Disforia di genere o di disturbo dell'identità di genere, chiamato anche transessualità, è un forte e persistente desiderio di identificarsi con il sesso opposto, piuttosto che con il sesso biologico o anatomico avuto, ma non è una malattia mentale.

Solitamente si sviluppa l'identità di genere fin da bambini, normalmente intorno ai quattro anni, mentre la condizione di disforia di genere si manifesta in giovane età. Queste persone possono sviluppare disagio e menomazione sociale e professionale. La condizione colpisce il concetto di sé e l'autostima e la scelta di partner sessuali. Non va comunque confusa la Disforia di genere con l’omosessualità. Spesso possono soffrire di disturbi d'ansia e altre patologie psichiatriche poiché si sentono vittime di isolamento sociale. Sono situazioni che indubbiamente creano, molto spesso, vittime di intolleranza e discriminazioni, ma l’argomento è molto complesso ed andrebbe trattato con molta cautela, perché giusto o no, si tratta di persone che sentono di vivere prigionieri di un corpo, di un sesso ed uno stato sociale, con il quale non si legano. Per la scienza la disforia di genere è quel disturbo che provoca una forte e persistente identificazione nel sesso opposto a quello biologico di appartenenza. Le stime in Italia contano circa 50.000 persone transessuali.
Nel 60% dei casi la transizione è da uomo a donna. È un mondo sempre in innovazione e più giovane, dove aumenta la fascia tra i 18 e 30 anni. Le nuove generazioni hanno meno vergogna a dichiararsi transgender. Si tratta generalmente di individui con una preparazione scolastica medio-alta e spesso sono liberi professionisti con una certa posizione economica. Per quanto risulta dagli studi fatti, solo nel 10% dei casi, queste persone legano il loro genere alla prostituzione, contrariamente a quanto generalmente si tende a pensare.
La Corte Costituzionale con una sentenza dell’anno 2015 ha stabilito che un transgender può cambiare l’identità sul suo documento anche senza fare alcun intervento chirurgico. Certamente una svolta storica, come sottolineato dalla onlus Movimento Identità transessuale, perché non tutti i transgender possono e vogliono operarsi, sia per ragioni economiche che per problemi fisici. Avere un documento contrario alla propria apparenza sessuale era un problema. Per esempio rendeva difficile l’accesso ai servizi sanitari o alle agenzie di collocamento. Un intervento per cambiare genere costa circa 15.000 euro. E’ rimborsato dal Servizio sanitario nazionale, ma i tempi di attesa sono molto lunghi perché sono pochi gli ospedali che lo praticano. La soluzione, per coloro che possono, è quella di decidere di farsi operare privatamente oppure all'estero dove sono un passo avanti, ma i costi sono anche superiori.
Molti sentono la loro diversità ed inadeguatezza fin da piccoli, con la loro volontà innata di voler appartenere all’altro sesso, quello che la natura gli ha negato. Poi per pudore o vergogna zittiscono e vivono nella loro infelicità, fino a quando riescono a sopportare. Poi inevitabilmente arriva il fatidico momento giusto, quello della decisione ed inizia la transizione. C’è chi inizia con terapie ormonali, chi chiede il consiglio ad un amico, chi fa sedute da uno psicologo, chi si rivolge ai primi medici. Molti dicono che quella è la fase, spesso adolescenziale, in cui tutto diventa un tour infernale tra psicologi, parenti e amici, che li fanno sentire sbagliati.  
Non sarà facile affrontare tutto quello che succede, ma chi sta male nella sua esistenza probabilmente non demorde per la disperazione di risolvere la sua infelicità. In fondo sono persone che nascono nel corpo e con il sesso sbagliato e cercano a ogni costo, lottando contro tutti, per di avere quello giusto. Per la scienza è un disturbo, per altri..... 

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