LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

LA LEGITTIMA DIFESA IN ITALIA. DIFFERENZE CON L'EUROPA

le legge sulla legittima difesa

Il 28 marzo c’è stato il voto definitivo sulla legittima difesa e la riforma della legittima difesa prevede pene più severe per i reati di furto, rapina e violazione di domicilio. La difesa privata sarà sempre legittima in caso di “grave turbamento”, quando avviene in casa o sul posto di lavoro. Nonostante l’approvazione, le forze di opposizione e l’Associazione nazionale dei magistrati parlano di un ritorno al far west che legittima la vendetta privata.

Il testo sulla legittima difesa è stato approvato con 201 voti favorevoli 38 contrari 6 astenuti in data 28 marzo 2019. Quindi è legge. Secondo i rappresentanti politici italiani questo è stato un bel giorno, non per un singolo partito oppure una coalizione ma, per tutto il popolo italiano. Secondo il testo della nuova legge la difesa è sempre legittima in uno stato di “profondo turbamento”, la proporzionalità tra offesa e difesa sussiste quindi sempre se l’aggressione viene commessa in casa oppure sul luogo di lavoro. Quini con l’inserimento dell’avverbio sempre, viene un po' a perdere peso il concetto di proporzionalità necessaria tra offesa e difesa ed allo stesso modo il principio di discrezionalità del magistrato inquirente. Quindi non esiste più il controverso concetto di eccesso colposo di legittima difesa per chi è costretto a difendersi in casa. Finalmente dopo tanti anni di chiacchiere varie e cittadini onesti malcapitati, ingiustamente perseguiti e finiti sotto processo è stato sancito dal Parlamento italiano il giusto e sacro diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito in casa sua, nel suo negozio, sul posto di lavoro nel suo garage e via dicendo. Questo non vuol dire che lo stato italiano si metterà a distribuire armi a tutti come in un’idea del lontano far west dove tutti sparano e si fanno giustizia da se, ma vuol dire che ora, più di prima, lo Stato è dalla parte dei cittadini per bene che, aggrediti, devono pur difendersi e difendere i loro cari.

Secondo una frangia di penalisti esperti sull'argomento questa è solo una legge inutile e pericolosa perché può indurre la gente comune a pensare che quando si è in casa si può legittimamente agire in condizioni di impunità. Sul caso l’associazione nazionale magistrati avanza dubbi di incostituzionalità e prevede pericolosi automatismi, in quanto restringe gli spazi valutativi dei magistrati stessi. Un passo avanti che non vuol dire come sostengo alcuni che lo stato vuol dire ai cittadini armatevi e difendetevi da soli.

Non è stata modificata infatti la legge sulla detenzione e porto di armi, si da il privilegio a poter difender se stesso e gli altri quando si viene aggrediti. Si è sostanzialmente superato quel indecifrabile, a volte, problema sulla proporzionalità tra offesa e difesa. Con questa norma si è andato a sancire in legge che la proporzionalità tra offesa e difesa c’è sempre quando si viene aggrediti in casa o sul posto di lavoro. Perché è vero che già vi era una legge vigente sulla legittima difesa, ma accadeva spesso che chi si difendeva legittimamente finiva sotto processo o addirittura in carcere. Purtroppo questo è quello che ci ha mostrato la realtà di tutti i processi degli ultimi anni sull'argomento. I processi ci hanno mostrato spesso che sul banco degli imputati sono finiti le vittime. E’ molto più corretto tutelare chi viene aggredito in casa propria. Io sposo questa teoria.

COSA ERA SUCCESSO POCHI MESI PRIMA
Già di recente le cose erano un pò cambiate. Dopo i tanti furti ho messo la porta di ferro. Accade di solito così in tutte le cose e chissà se con questa legge il parlamento Italiano ha fatto centro. Dopo tanti episodi cronaca che hanno visto le vittime di aggressione diventare accusati come carnefici, la Camera aveva varato, non molti mesi fa, "finalmente la riforma sulla legittima difesa” votata da una buona maggioranza. Hanno votato contro 116 deputati di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 stelle e Sinistra ecologia e libertà. Il nuovo testo allarga l’ambito della legittima difesa individuandola come la giustificata reazione a un’aggressione che avviene in casa, in negozio o in ufficio, se l’accesso avviene "con la violenza, la minaccia o l’inganno" e soprattutto se avviene "in ore notturne". Proprio il passaggio che riguarda le ore notturne non piace a tanti italiani, a tanti talk show, al segretario Matteo Renzi e al Presidente del Senato Grasso. La riforma non tocca il codice penale là dove prevede la necessità che vi sia "proporzione tra la difesa e l’offesa" e che ci sia "attualità del pericolo". Per intenderci la risposta deve essere proporzionale all'offesa, quindi se il rapinatore è disarmato non possiamo sparare ne tanto meno se è già in fuga e quindi non vi è più pericolo. Quindi ancora oggi chi si difende in casa propria, potrà ancora trovarsi indagato per una gamma d’ipotesi di reato: dall'eccesso di difesa fino all'omicidio colposo e volontario. Bisogna stare quindi molto attenti soprattutto se si posseggono armi. La nuova norma, però, punta a escludere la colpa di chi spara se la reazione è stata conseguenza di un "grave turbamento psichico" causato dall'aggressione. Nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità di chi ha reagito a una minaccia, infine, è previsto che spese processuali e parcelle legali siano a carico dello Stato. In realtà una buona svolta si sarebbe avuta se anche in Italia, come in altri paesi che poi vedremo più avanti, si fosse adottata una legge che evitasse a chi si sia difeso da un’aggressione di subire un processo.
La nuova riforma che amplia la legittima difesa è stata approvata il 4 maggio 2017 alla Camera con 225 Sì, lasciando molti dubbi e non poche polemiche.

TESTO LEGISLATIVO
Dispositivo dell’art. 52 Codice Penale

Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa. Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
- la propria o la altrui incolumità;
- i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione.
La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale.
Il contenuto della proposta di legge. La proposta approvata dalla Camera consta di due articoli che intervengono sulle disposizioni del codice penale relative alla legittima difesa domiciliare e sulle spese di giustizia a carico di chi è dichiarato non punibile per avere commesso il fatto per legittima difesa o stato di necessità.
Il primo articolo interviene sugli artt. 52 e 59 del codice penale.
La modifica all'art. 52 considera legittima difesa, nei casi di violazione di domicilio:
- la reazione a un'aggressione commessa in tempo di notte;
- la reazione a seguito dell'introduzione nel domicilio con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno.
Tale modifica è integrata da un ulteriore intervento sull'art. 59 del codice penale, relativo alle circostanze del reato, non conosciute o erroneamente supposte.

COSA AVVIENE IN EUROPA
Francia: non risponde penalmente e non va al processo chi difronte ad un attacco ingiustificato contro di sé o un’altra persona, compie, nello stesso momento, un atto di legittima difesa per sé stesso o un’altra persona, salvo che vi sia sproporzione tra i mezzi impiegati per la difesa e la gravità dell’attacco. Si presume in buona sostanza che chi abbia agito per respingere, di notte, l’ingresso con effrazione, violenza o inganno in un luogo abitato e per difendersi dagli autori di furto o saccheggio eseguiti con violenza, si trovi in un palese stato di legittima difesa.
Germania: non viene mai punito chi eccede i limiti della difesa per turbamento, paura o panico. Il codice tedesco prevede che l’aggressione sia presente e attuale, cioè che dev'essere imminente, oppure che avvenga precisamente nel momento dell’atto di difesa. Nella legge non vi è un riferimento relativo alla proporzionalità tra offesa e difesa.
Spagna: non è penalmente responsabile chi agisce in difesa della persona o di diritti propri o altrui, laddove l’aggressione è ingiusta e vi è un pericolo grave e imminente di perdita o distruzione. Nel caso di abitazione basta che vi sia l’indebita introduzione a configurare l’aggressione ingiusta e quindi la ragionevole necessità dell’aggredito di respingere l’aggressione patita ingiustamente.

DIFFERENZA INTRODOTTA
Il provvedimento sulla legittima spinto al concreto per i tanti fatti di cronaca è stato frutto di alcuni emendamenti che hanno messo apparentemente d'accordo i politici in carica che hanno cercato di tutelare l'aggredito più che l'aggressore. L'emendamento del relatore di maggioranza David Ermini, all'articolo 52 della proposta di legge, allarga il concetto di legittima difesa anche alla reazione a un'aggressione commessa in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell'introduzione nei luoghi con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno. Si da maggiore consenso a difendersi dagli aggressori che si introducono nelle aree private nelle ore notturne.
 
PARERI CONTROVERSI
Angelino Alfano, intervistato dal Corriere della Sera, ha definito la legge "un successo politico", che "fornisce una risposta alla domanda di sicurezza che viene dall'opinione pubblica. Invita tutti a non colpevolizzare la legge insabbiare la legge chiarendo che il testo non vuol fare intendere che ci si può difendere solo di notte.
Il pensiero più comune ascoltato sta nella speranza che il Senato sistemi le cose ed anche il presidente Pietro Grasso ammette: "Diciamo meno male che c'è il Senato, se dobbiamo intervenire su questo tema”.
I pareri dicono una cosa, il testo scritto un’altra. Perché noi italiani non siamo in grado, mai, di fare una norma univoca che non lascia spazio a dubbi e perplessità?

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