L'ayurveda è
la medicina tradizionale che viene utilizzata in India. E’ molto antica e
ancora oggi viene utilizzata in alcune parti del paese, più che la medicina
occidentale. L'Ayurveda, da alcuni anni è da stata integrata nel sistema
sanitario nazionale dell’india con diversi ospedali ayurvedici presenti su
tutto il territorio. Negli Stati Uniti questa pratica è stata consentita solo
nell'ambito dell'esercizio del benessere. Non vi sono riscontri scientifici che
l'ayurveda sia efficace per il trattamento di una qualsiasi malattia, anzi,
alcuni esami americani hanno testato che dei prodotti farmaceutici contengano
metalli pesanti tossici per l'uomo. Per il momento queste pratiche non sono
state sottoposte a verifiche sperimentali o non le hanno superate. L’ayurvedica
parla di estasi. Lo Shirodhara, che è una delle pratiche più diffuse,
regalerebbe un grandissimo senso di benessere perché aiuta a godere
dell’attimo, spegnendo l’ansia.
Lo
Shirodhara. Con ritmo regolare, senza sosta, la goccia cade sulla fronte. Tu,
steso sul lettino, devi stare lì, lasciando andare via i pensieri. Si arriva a
toccare una condizione vicina all'estasi. Lo shirodhara, “shiro”, testa e
“dhara”, colare, è un’esperienza unica che sta andando oltre l’india, grazie al
boom che sta registrando l’Ayurveda. La pratica di shirodhara rilassa
profondamente mente e corpo armonizzandoli, è nutriente, agisce sul sistema
nervoso, calmandolo, e ripristina la naturale capacità del nostro corpo di
guarire. L’olio caldo che fluisce sulla fronte, stimola la ghiandola
pituitaria, situata al centro della fronte che, secondo l’Ayurveda, è la sede
dell’intuizione, della spiritualità e della guarigione. Lo Shirodhara
viene considerato quindi un vero e proprio trattamento energetico che risveglia
l’intuizione e la saggezza interiore e che contribuisce al miglioramento della
chiarezza mentale e della comprensione. In alcuni casi anche parrucchieri ed
estetisti ne sono dotati. Il dottor Antonio Morandi, Specialista in
Neurologia, direttore di Ayurvedic Point (ayurvedicpoint.it) e presidente della
Società Scientifica Italiana di Medicina sostiene che, comunque, il trattamento
va eseguito dopo un’accurata diagnosi.
Lo
shirodhara vanta parecchi benefici, migliora la qualità del sonno, dà maggiore
lucidità e chiarezza di pensiero, rafforza la memoria e pulisce gli organi di
senso, allevia lo stress, la fatica, l’ansia, la rabbia, la depressione, aiuta
ad alleviare e ridurre i mal di testa cronici e l’ipertensione, migliora la
memoria e la concentrazione; migliora la circolazione del sangue alla testa;
nutre capelli e cuoio capelluto e rafforzando i follicoli aiuta a prevenire la
perdita dei capelli; regola disturbi dell’umore; aumenta l’intuizione;
equilibra l’energia vitale, migliora la sensibilità dei cinque sensi, aiuta ad
eliminare emozioni e modelli di pensiero negativo. Tutto questo perché ha
effetto sui neurotrasmettitori sia a livello del sistema nervoso centrale sia
di quello autonomo. E’ un trattamento molto antico utilissimo nei problemi
derivanti da stress. La tecnica non è mai standard, va sempre scelta in base
alla persona e dura di norma 45 minuti e prevede oli che tendono a fermare la
mente. In alcuni casi si usano altre sostanze come il latte o decotti di erbe.
Tecnicamente il trattamento consiste in una dolce colata di olio caldo
sulla fronte, realizzato in maniera manuale, che va a stimolare sia il centro
della fronte (il sesto punto chakra, detto “terzo occhio”), sia il cuoio
capelluto. Per anni lo Shirodhara è stato una straordinaria fonte di guarigione
per varie malattie e disordini relativi al sistema nervoso, la circolazione
sanguigna, il benessere psico-fisico. Il trattamento apporta al paziente un
profondo stato di rilassamento, ha una potente azione antistress e detossifica
l’organismo. Lo Shirodhara è stato sempre utilizzato per trattare una varietà
di patologie, tra cui sinusite, rinite allergica, incanutimento dei capelli,
disturbi neurologici, insonnia, problemi auditivi e alcuni tipi di malattie
della pelle come la psoriasi. Ci sono diverse controindicazioni al
trattamento e anche per questo, deve essere prescritto dal medico ayurvedico:
la sua azione, nonostante sia praticato sulla testa, ha un’interazione diretta con
il resto dell’organismo.
L’Ayurveda
cerca la sintesi, valutando l’individuo come entità unica, inscindibile di
corpo e mente, che è fondamentale, ma anche pericolosa in quanto collegata
coi sensi. Dovrebbe essere uno strumento dell’intelligenza per vivere
all'interno del mondo e delle cose materiali reali. Invece succede spesso che
prende il sopravvento e finisce per far ritenere che la realtà sia quello che
si immagina.
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