LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

PABLO ESCOBAR LA SUA FAMA E FASCINO

escobar trafficante


BREVE BIOGRAFIA

Pablo Emilio Escobar Gaviria nasce il 1° dicembre del 1949 a Rionegro, in Colombia. Figlio di un'insegnante di scuola elementare, Hermilda Gaviria, e di un agricoltore, Abel de Jesùs Escobar Echeverri. Cresciuto per le strade di Medellin. Già da ragazzo intraprende la carriera criminale, prima rubando e poi collaborando con i contrabbandieri locali. Muore il 2 dicembre 1993 all’età di 44 anni a Medelliln. 

La sua ascesa avviene nell’anno 1975 quando inizia a commerciare cocaina con il cugino Gustavo Gaviria, braccio destro in tutto il percorso criminale. Dopo l'assassinio di Fabio Restrepo, spacciatore di Medellìn, grazie al business della cocaina Escobar diventa famoso a livello internazionale.
"Il Re della Cocaina", arriva dunque a controllare la maggior parte delle sostanze stupefacenti sia negli Stati Uniti che in Europa. Nel 1977 nasce il figlio Sebastián Marroquín e nel 1984 nasce Manuela Escobar. Il 1983 Pablo Escobar tenta di inserirsi anche nella politica e si candida alla Camera per il partito, e viene eletto deputato oltrepassando ogni limite di corruzione, perché uno dei suoi motti di azione è quello di piombo e soldi, ovvero a chi si trova sulla sua strada propone di collaborare facendosi corrompere, in cambio della vita salva. Il primo scopo della candidatura era quello di impedire che venisse approvato un provvedimento che lo esponeva all'estradizione richiesta dagli stati uniti. Negli anni '90, Escobar conta su di un patrimonio stimato oltre i sessanta miliardi di dollari, rientrando tra gli uomini più ricchi del mondo, secondo la rivista "Forbes".

Nel 1992 il governo colombiano, dopo una prima comoda prigionia, quasi privata, decide di trasferire il narcotrafficante in una prigione meno lussuosa e più convenzionale. Venuto a sapere di tale intenzione, Escobar evade e si dà alla fuga. Il 2 dicembre del 1993 a Medellìn, viene localizzato in un quartiere della sua città ed al termine di un inseguimento viene ucciso in una sparatoria, nella quale rimane colpito alla schiena, a una gamba e dietro l'orecchio.


ESCOBAR famoso


CURIOSITA'
  • iniziò la sua carriera criminale rubando le lapidi, per poi passare al furto di automobili e tutto il resto;
  • nonostante non sia possibile eseguire un calcolo ufficiale, si ritiene che in tutta la sua vita accumulò un patrimonio di oltre 60 miliardi di dollari. Arrivò a trafficare 15 tonnellate di cocaina al giorno;
  • aveva uno zoo privato con ippopotami, giraffe, leoni, elefanti ed altre specie animali. L'Haceinza Napoles, costruita nella località di Puerto Triunfo, era un paradiso di 5 mila ettari dove Escobar andava a passare le sue vacanze;
  • fece uccidere oltre 4 mila persona, tra cui un candidato presidente, più di 200 giudici e migliaia tra poliziotti e giornalisti;
  • amava il mondo dei motori e si mise al volante in più di un'occasione e da giovane partecipò a diverse competizioni automobilistiche.
IL CLAMORE DI ESCOBAR
Il noto Pablo Escobar, famigerato esponente del narcotraffico fra il Sud America e gli Stati Uniti tra gli anni Settanta e Ottanta, ha attirato un vasto interesse mediatico con serie televisive di successo e film. Uno dei primi film si successo è stato “Escobar”, pregevole film del 2014 interpretato da Benicio del toro e Josh Htcherson. Quest’anno la vita di Pablo Esobar torna protagonista sul grande schermo con un'altra pellicola a lui dedicata, intitolata Loving Pablo.

Il nuovo film, si basa sulle memorie scritte e pubblicate nel 2007 dall'ex conduttrice televisiva Virginia Vallejo, amante di Escobar. La nuova prospettiva di raccontare la vita di un uomo, offrendo un duplice punto di vista sulla ricostruzione della drammatica epopea del trafficante colombiano. L’inizio della storia si volge nel 1983, all'epoca in cui Virginia Vallejo, socialista colombiana e popolare personaggio televisivo incontra Pablo Escobar, padrone incontrastato del narcotraffico, con smaccate ambizioni politiche. La storia si basa essenzialmente sulla sua lotta contro la giustizia portata avanti da Escobar e sull'impossibilità di conciliare la propria posizione di super criminale con gli aspetti privati e familiari della sua vita.

Nonostante due serie televisive (Narcos e El Patrón del Mal) e i film realizzati sul narcotrafficante colombiano, la storia mantiene un suo fascino perché è ormai un'icona inspiegabile. L'ascesa del boss del cartello di Medellin con tutta la sua sfaccettatura di crudeltà, raccontata da qualsivoglia prospettiva, rimane di interesse collettivo. Pare che ci sia sempre un qualcosa di inesplorato, che parte sempre da un qualcosa di nuovo che non è stato ancora visto finora. La complessità di essere umano, con i tanti aspetti differenti che lo hanno trasformato nel tempo in quello che è diventato. Il suo bisogno di rispetto per cui ha messo a ferro e fuoco un paese, senza riuscire a farlo suo, nonostante il denaro e il potere economico raccolto.
Nonostante la sua condotta violenta e scorretta, per molti abitanti di Medellìn, Pablo Escobar è stato un vero e proprio eroe, benefattore dei poveri. Presente nelle relazioni con il pubblico, si è impegnato in favore dei più poveri che gli hanno dato consenso, facendo accrescere e consolidare il suo potere. E’ arrivato a distribuire denaro alle fasce di popolazione più povera, forse non solo per benevolenza ma per comprare la fedeltà di un numero di persone sempre maggiore, a lui devote. E’ l’uomo che si sostituisce allo stato incapace di occuparsi del suo popolo, come per la mafia, da tanti rimpianta.
Insomma per molti è stato un vero e proprio mito, tanto temuto quanto amato. Molti al contrario si lamentano di tutto questo interesse che ha suscitato, perché a loro dire, tutte queste operazioni hanno trasformato Escobar in una figura da ammirare. Le giovani generazioni pensano a lui come a un simbolo pieno di clamore. Per tanti è ammirazione, ma l’ammirazione deve nascere verso qualcosa che si conosce bene e certamente non tutti possono dire di averlo conosciuto. Anche la sua amante Virginia, all'inizio attratta dal potere, si è poi ritrovata a fronteggiare, il mostro che Escobar era  diventato. Infondo quello non può essere un mondo da ammirare.
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Commenti

  1. L'unica certezza sono stati gli anni di terrore e violenza che si sono succeduti in mancanza dello stato.

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