BREVE BIOGRAFIA
Pablo Emilio Escobar Gaviria nasce il 1°
dicembre del 1949 a Rionegro, in Colombia. Figlio di un'insegnante di scuola
elementare, Hermilda Gaviria, e di un agricoltore, Abel de Jesùs Escobar
Echeverri. Cresciuto per le strade di Medellin. Già da ragazzo intraprende la carriera
criminale, prima rubando e poi collaborando con i contrabbandieri locali. Muore
il 2 dicembre 1993 all’età di 44 anni a Medelliln.
La sua ascesa avviene
nell’anno 1975 quando inizia a commerciare cocaina con il cugino Gustavo
Gaviria, braccio destro in tutto il percorso criminale. Dopo l'assassinio di Fabio
Restrepo, spacciatore di Medellìn, grazie al business della cocaina Escobar diventa
famoso a livello internazionale.
"Il Re
della Cocaina", arriva dunque a controllare la maggior parte delle
sostanze stupefacenti sia negli Stati Uniti che in Europa. Nel 1977 nasce il
figlio Sebastián Marroquín e nel 1984 nasce Manuela Escobar. Il 1983 Pablo
Escobar tenta di inserirsi anche nella politica e si candida alla Camera
per il partito, e viene eletto deputato oltrepassando ogni limite di corruzione, perché uno dei suoi motti di azione è quello di piombo e soldi, ovvero a chi si
trova sulla sua strada propone di collaborare facendosi corrompere, in cambio
della vita salva. Il primo scopo della candidatura era quello di impedire che venisse approvato
un provvedimento che lo esponeva all'estradizione richiesta dagli stati uniti.
Negli anni '90, Escobar conta su di un patrimonio stimato oltre i
sessanta miliardi di dollari, rientrando tra gli uomini più ricchi del mondo,
secondo la rivista "Forbes".
Nel 1992 il governo colombiano, dopo una prima comoda prigionia, quasi privata, decide di
trasferire il narcotrafficante in una prigione meno lussuosa e più
convenzionale. Venuto a sapere di tale intenzione, Escobar evade e si dà alla
fuga. Il 2 dicembre del 1993 a Medellìn, viene localizzato in un quartiere
della sua città ed al termine di un inseguimento viene ucciso in una
sparatoria, nella quale rimane colpito alla schiena, a una gamba e dietro
l'orecchio.
CURIOSITA'
- iniziò la sua carriera criminale rubando le lapidi, per poi passare al furto di automobili e tutto il resto;
- nonostante non sia possibile eseguire un calcolo ufficiale, si ritiene che in tutta la sua vita accumulò un patrimonio di oltre 60 miliardi di dollari. Arrivò a trafficare 15 tonnellate di cocaina al giorno;
- aveva uno zoo privato con ippopotami, giraffe, leoni, elefanti ed altre specie animali. L'Haceinza Napoles, costruita nella località di Puerto Triunfo, era un paradiso di 5 mila ettari dove Escobar andava a passare le sue vacanze;
- fece uccidere oltre 4 mila persona, tra cui un candidato presidente, più di 200 giudici e migliaia tra poliziotti e giornalisti;
- amava il mondo dei motori e si mise al volante in più di un'occasione e da giovane partecipò a diverse competizioni automobilistiche.
IL CLAMORE DI ESCOBAR
Il noto Pablo
Escobar, famigerato esponente del narcotraffico fra il Sud America e gli Stati
Uniti tra gli anni Settanta e Ottanta, ha attirato un vasto interesse mediatico
con serie televisive di successo e film. Uno dei primi film si successo è stato
“Escobar”, pregevole film del 2014 interpretato da Benicio del toro e Josh
Htcherson. Quest’anno la vita di Pablo Esobar torna protagonista sul grande
schermo con un'altra pellicola a lui dedicata, intitolata Loving Pablo.
Il nuovo film, si
basa sulle memorie scritte e pubblicate nel 2007 dall'ex conduttrice
televisiva Virginia Vallejo, amante di Escobar. La nuova prospettiva di
raccontare la vita di un uomo, offrendo un duplice punto di vista sulla
ricostruzione della drammatica epopea del trafficante colombiano. L’inizio
della storia si volge nel 1983, all'epoca in cui Virginia Vallejo, socialista
colombiana e popolare personaggio televisivo incontra Pablo Escobar, padrone incontrastato
del narcotraffico, con smaccate ambizioni politiche. La storia si basa
essenzialmente sulla sua lotta contro la giustizia portata avanti da Escobar e
sull'impossibilità di conciliare la propria posizione di super criminale con
gli aspetti privati e familiari della sua vita.
Nonostante due serie televisive (Narcos
e El Patrón del Mal) e i film realizzati sul narcotrafficante colombiano, la
storia mantiene un suo fascino perché è ormai un'icona inspiegabile. L'ascesa
del boss del cartello di Medellin con tutta la sua sfaccettatura di crudeltà,
raccontata da qualsivoglia prospettiva, rimane di interesse collettivo. Pare che
ci sia sempre un qualcosa di inesplorato, che parte sempre da un qualcosa di
nuovo che non è stato ancora visto finora. La complessità di essere umano, con
i tanti aspetti differenti che lo hanno trasformato nel tempo in quello che è
diventato. Il suo bisogno di rispetto per cui ha messo a ferro e fuoco un
paese, senza riuscire a farlo suo, nonostante il denaro e il potere economico raccolto.
Nonostante la sua condotta violenta e
scorretta, per molti abitanti di Medellìn, Pablo Escobar è stato un vero e
proprio eroe, benefattore dei poveri. Presente nelle relazioni con il pubblico,
si è impegnato in favore dei più poveri che gli hanno dato consenso, facendo
accrescere e consolidare il suo potere. E’ arrivato a distribuire denaro alle
fasce di popolazione più povera, forse non solo per benevolenza ma per comprare
la fedeltà di un numero di persone sempre maggiore, a lui devote. E’ l’uomo che
si sostituisce allo stato incapace di occuparsi del suo popolo, come per
la mafia, da tanti rimpianta.
Insomma per molti è stato un vero e proprio
mito, tanto temuto quanto amato. Molti al contrario si lamentano di tutto
questo interesse che ha suscitato, perché a loro dire, tutte queste operazioni
hanno trasformato Escobar in una figura da ammirare. Le giovani generazioni
pensano a lui come a un simbolo pieno di clamore. Per tanti è ammirazione, ma
l’ammirazione deve nascere verso qualcosa che si conosce bene e certamente non
tutti possono dire di averlo conosciuto. Anche la sua amante Virginia, all'inizio
attratta dal potere, si è poi ritrovata a fronteggiare, il mostro che Escobar
era diventato. Infondo quello non può
essere un mondo da ammirare.
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L'unica certezza sono stati gli anni di terrore e violenza che si sono succeduti in mancanza dello stato.
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