L’ipocrita
è quello che coscientemente e con volontà vuol far credere agli altri di avere
virtù, ideali, sentimenti e principi di vita che in realtà non ha. In altre
parole è quello che mente a se stesso e agli altri e cerca di ingannare tutti
con una sorta di menzogna. E’ un brutto bugiardo e calcolatore, mai onesto
e mai sincero.
La
parola ipocrisia deriva dal greco ypokrisìe,
il cui significato è positivo all'origine, infatti se si scompone la parola originale
troviamo ypò cioè sotto e krino che vuol dire giudicare. Quindi l'ipocrisia
in origine vuol dire analizzare per vedere quel che c'è sotto, separando in
modo critico la realtà dall’apparenza. Un po’ differente che quello che si
intende oggi, nel significato comune. Le esperienze vissute mi hanno insegnato che è non facile stare
vicino ad un ipocrita perché è freddo, calcolatore ed intelligente allo stesso
tempo. Inoltre, le sue qualità lo spingono ad essere falso, ambizioso e
presuntuoso. L’ipocrisia
è quell’atteggiamento che punta ad ottenere approvazioni od onori dagli onesti,
assumendo all’esterno un modo di pensare o di agire apparentemente onesto,
mentre sotto sotto, l’intenzione è cattiva, ingannevole e dannosa per gli
altri. Una sorta di simulazione, che si propone di ottenere un successo mondano, acquisendo una fama immeritata di virtù. Questo atteggiamento per esempio viene
usato dai santoni, dai guru, nelle società segrete o nell’esoterismo, dove il
soggetto si presenta in modo onorevole e normale verso tutti,
comprensivo verso tutti, mentre cela intenzioni
malevoli.
L’ipocrita
si mostra favorevole all’occasione favorevole, cattolico con i cattolici,
protestante con i protestanti, ateo con gli atei, idealista con gli idealisti, e
via dicendo. Secondo lui questo sarebbe il modo corretto di dialogare con
tutti. Si propone come austero moralizzatore, mentre nell’intimo è il peggiore,
seppure spesso è tanto attento alla sua immagine da presentarsi ragguardevole e
moralmente esemplare.
L’ipocrita può avere ottime maniere, egli è falso e
cortese, può essere una persona altolocata o socialmente influente, ma intanto
cova quel veleno dentro che all’occasione non mancherà di sputare contro il
povero malcapitato di turno. L’ipocrisia dunque è un vizio calcolato, potremmo
dire “intelligente”, frequente nelle persone colte, e il suo atto è
studiosamente modellato e premeditato con una specie di astuzia o falsa
prudenza. Si finge chi non è, per tramare nell’ombra e colpire
l’innocente al momento giusto, magari restando nascosto.
L’ipocrisia
è molto diffusa, come pensano in molti, e quindi la potremmo definire
l’invisibile super-maschera dell’umanità. E’ celata ovunque, nel nostro
linguaggio, nei nostri comportamenti, nelle nostre azioni. L’ipocrita è quella
persona il cui pensiero è sempre in disaccordo con le parole dice e azioni che
compie, ha un atteggiamento attento e concentra in sè molti peccati.
Forse
è la natura umana che è insita nell’ipocrisia. Fin da piccoli veniamo
incoraggiati in questo atteggiamento, perché in effetti ai bambini viene dato
esempio di quale tipo di risposta ci si aspetta e quelle che sono le conseguenze
di comportamenti trasgressivi. Ogni bambino che a scuola se deve scrivere della sua
maestra, afferma che la sua è la migliore delle maestre, perché già sa, quanto è
pericoloso e sconveniente scrivere il contrario.
QUANDO
TUTTO INIZIA DI FABIO VOLO
In
questa storia narrata nel libro di Fabio Volo "Quando tutto inizia" io ho trovato che si parla anche
di questo sentimento. Silvia e Gabriele si incontrano in primavera, quando i
vestiti sono leggeri e la vita sboccia per strada, entusiasta per aver superato
un altro inverno. La prima volta che lui la vede è una vertigine. Lei non è una
bellezza assoluta, immediata, abbagliante, è il suo tipo di bellezza. Gli
bastano poche parole per perdere la testa: scoprire che nel mondo esiste
qualcuno con cui ti capisci al volo, senza sforzo, è un piccolo miracolo, ti
senti meno solo. Fuori c'è il mondo, con i suoi rumori e le sue difficoltà, ma
quando stanno insieme nel suo appartamento c'è solo l'incanto: fare l'amore,
parlare, essere sinceri, restare in silenzio per mettere in ordine la felicità.
Fino a quando la bolla si incrina, e iniziano ad affacciarsi le domande. Si può
davvero prendere una pausa dalla propria vita? Forse le persone che incontriamo
ci servono per capire chi dobbiamo diventare, e le cose importanti iniziano
quando tutto sembra finito.
Questo
libro racconta una storia d'amore, ma anche molto di più. I sentimenti sono
rappresentati nelle loro sfumature e piccole articolazioni con la semplicità e
l'esattezza che rendono Fabio Volo un autore unico e amatissimo dai lettori
italiani e non solo. Sullo sfondo di una narrazione che trascina fino
all'ultima pagina c'è la sempre più difficile scelta tra il noi e l'io, tra i
sacrifici che facciamo per la nostra realizzazione personale e quelli che siamo
disposti a fare per un'altra persona, per la coppia o la famiglia. La
differenza di dimensione tra essere felici ed essere felici insieme.
CONCLUSIONI
E’ difficile correggere l’ipocrisia a causa
della sua superbia e incapacità di pentimento, ritenendo di non peccare mai. Il
rimedio all’ipocrisia è con molta probabilità la sincerità. E chi lo è in modo
assoluto?. Penso nessuno. Quindi nessuno può evitare di essere ipocrita? No!
Non
si tratta di essere sincero confessando tutto quello che si fa e tirando fuori
senza alcun ritegno l’odio o la paura che uno ha dentro. Si tratta di essere
quel tanto sincero per tentare di frenare quello sfogo violento ed offensivo
che catapultiamo verso tutto o tutti. Poi un pò di ipocrisia forse è veramente umana e se ne possediamo una goccia dentro di noi, forse non siamo tanto male.
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