LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

IL MATRIMONIO È LA TOMBA DELL’AMORE?

matrimonio non è la tomba dell'amore

IL MATRIMONIO NON E' LA TOMBA DELL'AMORE. SECONDO ALCUNI ESPERTI E' SOLO UNO SCONTATO STEREOTIPO AFFERMARLO.

Si sente  spesso dire che le relazioni stabili  -matrimonio- portano inevitabilmente alla fine del desiderio. Come si dice, il matrimonio è la tomba dell’amore. Si è portati a pensare che la passione e la quotidianità dei rapporti, non vadano d’accordo e che il sesso muore nelle coppie di lunga durata: una tomba annunciata insomma.

Secondo una seguita scuola di pensiero, che io definirei alquanto estremista, i matrimoni vengono ancora conclusi, solo nell'interesse della specie, non per l’appagamento dell'individuo. Gli sposi si illudono di perseguire la propria felicità ma il vero fine, non lo conoscono affatto, credono solo di sapere quello per il quale sono indotti a pensare per poi mettere in atto. Che crudeltà. Vista in quest’ottica i neo congiunti dovranno cercare di intendersi nel miglior modo possibile, solo per avere, al massimo, un futuro abbastanza roseo, nonostante i mille compromessi e le faticose rinunce. Purtroppo poi quell’illusione istintiva di amore e passione viene sopraffatta da tutto ciò che arriva e travolge, in modo negativo. Dunque questa corrente ritiene che i matrimoni “d'amore” sono di regola infelici e provvedono difatti alla salvaguardia della generazione futura, a spese di quella presente. È vero che molte volte i rapporti lunghi, soprattutto nel matrimonio, diventano lentamente più passivi e si spengono lentamente, ma non è sempre così, anzi alcune volte fanno nascere altre motivazioni. L’amore nel matrimonio, infondo, non muore, probabilmente si evolve. Se da un lato è vero che la passione tende ad affievolirsi, subentra al suo posto una complicità matura che può essere la base per esplorare nuovi territori in campo sessuale. Lanciatevi insieme, in nuove sperimentazioni sessuali, trovando il coraggio di essere compagni ed amanti spregiudicati. In certi casi, molto spesso siamo dispsoti a sperimentarci al di fuori della coppia e poco conn il partner. Perdiamo vivacità con la persona con la quale abbiamo trovato un modo comodo e sicuro di stare insieme, rimanendo pronti a dispiegare le nostre parti più fantasiose, fuori dalle mura domestiche. 
E’ vero pure, che i dati statistici sono contro il matrimonio, se teniamo presente l’aumento esponenziale dei divorzi e dei tradimenti extraconiugali, ma non possiamo per questo affossare l’eroico sentimento “dell’amore di coppia” che è sopravvissuto a tante guerre. 
Si legge anche spesso che le relazioni stabili portano inevitabilmente all’esaurimento del desiderio. Non sembra essere molto praticato il sesso di mezza età, in quanto, molti affermano, che dopo i primi anni c’è è solo un inesorabile declino, un po’ come cantava Califano, che dopo …. “tutto il resto è noia”. La decadenza del desiderio nella coppia testimonia i profondi problemi del rapporto di coppia, spesso soffocato dalle problematiche, dalle incomprensioni, dalle rivalse e da tutto il resto. Secondo la scienza dell’amore, basata su indici biologici, gli ormoni della passione durano solo qualche anno. Gli studi dicono che sono le donne a lamentare maggiormente un calo di desiderio, in relazione alla lunghezza del rapporto, anche se, la contrazione riguarda entrambi i partner. Si, forse routine e monotonia possono deprimere sessualmente, ma tutte le difficoltà, le incomprensioni, i risentimenti, possono poi essere sconfitti, da una sana serata di sesso. Insomma una bella scopata! Il luogo comune sul matrimonio, oltretutto, può essere subito smentito da quello che è uno studio fatto sui rapporti di coppia, i quali indicano, che gli sposati e conviventi fanno, comunque, più sesso rispetto ai non coniugati. Al contrario di tutti quelli che sostengono di aver riscoperto innumerevoli emozioni e frequenti rapporti, solo fuori dal matrimonio, una volta rotto il rapporto di coppia.
Io sono un po’ contrario a questa corrente di pensiero. Ritengo che il matrimonio può funzionare, e che il desiderio può essere un po’ trattato affinché quella famosa luce non si spenga. Certo il desiderio cala, fluttua, può sparire in alcuni periodi, ma può sempre ritornare. Va ritrovato all’interno di ogni coppia. Muovendo le giusta fila della fantasia, e della complicità, aprendosi a nuovi giochi, pur di rivedere viva l’eccitazione. A volte abbiamo poca immaginazione e quel poco che c’è, viaggia su strade pre-fabbricate. Quindi per i maschietti e le femminucce, travolti dall’altro luogo comune diffuso secondo il quale i single, hanno una vita sessuale più ricca, pensateci bene, prima di cambiare strada. Infondo chi può garantirci, di questi tempi, che i single veramente facciano più sesso delle coppie sposate?

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