Non sono libero di fare niente, sento dire
spesso, sono costretto a lavorare, ad accudire le persone care, a fare sforzi
per arrivare a fine mese, sono costretto a studiare, sono schiavo di tutti e
non sono libero di fare quello che voglio. Vorrei essere, invece, una persona
libera. Queste affermazioni mi fanno solo sorridere. Il mio parere è
che queste sono solo le considerazioni di chi ha talmente tanta difficoltà nel
sentirsi libero che alla fine neanche ci crede più. Il concetto in sè per sè
è molto complicato e credo che sia pure praticamente impossibile dare una
definizione di libertà che metta d'accordo tutti, sia per le differenti forma
mentis, che suggeriscono diverse concezioni di libertà, sia per la continua
evoluzione della psiche umana, che segue a sua volta quella della società. Infatti quello
che in un momento storico ci poteva rendere liberi forse oggi ci ha resi
schiavi. Pensiamo che un tempo l’uomo che era costretto a lavorare per dodici
ore in fabbrica era considerato uno schiavo. Oggi, per molti, uno che non
lavora è schiavo della disoccupazione. Quindi poi forse tutta questa libertà
non è sempre un fattore positivo. Un uomo che è un assassino e gira libero per
le strade della città non è una cosa positiva, così come quando
vengono rimessi in libertà una massa di detenuti che continueranno a delinquere
a discapito degli onesti, anche questo, che da una parte significa libertà,
dall'altra non è una cosa positiva. La libertà ha valore positivo
quando libera la parte migliore dell'uomo. Di una cosa sono sicuro. Chi
pensa che la libertà significhi avere la possibilità di fare ciò che si vuole
senza subire controlli esterni è in errore. Grave errore. Se tutti fossimo
liberi di fare in modo assoluto quello che volessimo, sarebbe solo un gran
casino. Bisogna avere la consapevolezza che la nostra personale percezione di
libertà finisce nel momento in cui inizia quella degli altri, o per meglio dire
che, libertà totale degli altri andrebbe inevitabilmente ad inficiare la nostra
di libertà. Pensiamo se qualcuno avesse la libertà di entrare in ogni casa, lì
finirebbe la libertà di stare in solitudine di un altro. Se prendiamo per buone
queste considerazioni, comprendiamo fondamentalmente, che la libertà “assoluta”
non esiste e non esisterà mai, nonostante sia un valore insito in ogni essere
umano.
L’uomo per la libertà, quella intesa nel modo corretto, ha dedicato
anche la vita pur di raggiungerla e garantirla agli altri, per sentirla dentro
la pelle, nelle cose e nelle persone che ci circondano. A lei sono
stati dedicati gesta, opere artistiche, ideologie sociali e ancora esercita un
grande fascino non appena la si sente nominare. Credo che la libertà del fare e
la possibilità di avere qualsiasi cosa venga, in un qualche modo confusa con la
libertà in quanto valore umano e tende a diventare niente più di un prodotto
vendibile sul mercato. Il concetto di libertà è certamente troppo importante
per riuscire a parlarne con semplicità, chiarezza ed esaustività. Non si
può definire in modo esatto, eppure, malgrado tutto, esiste e si manifesta
nei modi più disparati.
E’ vero che ad alcuni la libertà può essere
portata via ingiustamente, ma solitamente è una cosa
che penso non può essere portata via, perché, ci sono cose che non possono
essere portate via da nessuno, nemmeno con la forza. Il lato più libero e vero
di ognuno trova sempre un modo per esprimersi. E' vero pure che a volte quando diciamo qualcosa liberamente, poi in realtà, non siamo proprio così
liberi, perché spesso non ci è concesso di poter dire proprio esattamente quello
che pensiamo.
Dobbiamo spesso correggere il tiro, soprattutto quando si parla
di tematiche importanti o di circostanze necessarie. Allora liberiamoci
dai pregiudizi e delle false convenzioni sociali che ci fanno adottare opinioni
sbagliate e che instillano nel nostro intimo falsità grandi che ci impediscono
di sentirci del tutto liberi. Dobbiamo fare nostro il pensiero che la via
giusta è quella della saggezza, la quale è contraria alle convenzioni
pregiudiziali del mondo.
LA MIA LIBERTA’
Per fare un esempio conclusivo pensiamo un
attimo a chi, come una suora, vive in una condizione di relativa costrizione in
quanto non può svegliarsi quando vuole, non può uscire come vuole, non può
vestire come crede, non può mangiare quello che desidera, non può
rientrare quando vorrebbe e tanti altri non……
Eppure io ritengo che quella
suora è comunque una donna libera fino a quando lei, nel suo libero arbitrio,
avrà la facoltà di scegliere se continuare ad essere una suora oppure andare
via. Se dovessi essere costretto a sintetizzare in modo estremo il concetto di
libertà direi: "Dove inizia la tua libertà, finisce la mia e la mia libertà esiste se ho facoltà di scegliere".
Questa è libertà!
Questo credo che sia il giusto peso che do
alla mia libertà. E tu cosa pensi? Qual è la tua idea di libertà?
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