Il
problema della disoccupazione esiste, in tanti cercano lavoro e sostengono colloqui e selezioni dai più comuni
ai più complessi, giovani e meno giovani, tutti con la speranza di vincere un
concorso o di superare la difficile prova per una opportunità di lavoro. Tutti si
augurano di essere selezionati da addetti che abbiano, oltre la
professionalità, una coscienza e dei sentimenti. E allora via libera al curriculum
vitae.
Purtroppo poi, a volte, l’amara sorpresa, perché a selezionare il curriculum vitae
non sarà una persona fatta di carne ossa ed emozioni, che potrebbe provare anche
empatia, bensì una macchina, un automa che grazie all'incalzante sviluppo
tecnologico sta prendendo piede occupando ruoli strategici. L’intelligenza artificiale, altrimenti detta IA, sta prepotentemente scacciando via l’uomo nelle selezioni del personale, e
con i loro software sempre più evoluti ed umanizzati, sono in grado di valutare
centinaia di curriculum vitae in breve tempo, senza fare preferenze, senza
accettare raccomandazioni (e qui ci sarebbe molto da discutere) senza
pregiudizi sessuali, razziali o altro. A parere degli esperti l’IA che si occupa
di scegliere il personale, sarà lo strumento
di selezione 2.0. Nessuno è mai riuscito a fermare il progresso e forse non ci riuscirà mai nessuno. Oramai quasi
il 50% delle risorse umane delle grandi multinazionali si basa sui pareri dell’IA,
sia nei paesi più avanti come gli USA, che in altri meno intraprendenti come l'Europa o anche in Italia. Uno dei
software più usati è Skillsmatch, in grado di combinare la capacità di
comprensione del linguaggio dell’IA con tecnologie di apprendimento automatico,
grazie alle quali il sistema migliora progressivamente le sue prestazioni. In
questo modo riesce a capire le competenze dei candidati e i caratteri fondamentali della
personalità. Niente di più utile per fare le giuste scelte. E anche se sbaglia
la macchina non proverà imbarazzo, né rimorso. Allora come accattivarsi al sua "benevolenza" nella stesura di un giusto curruculum?
ALCUNI CONSIGLI
scrivere
bene e magari più volte la parola chiave in relazioni alla mansione che si
vuole svolgere in quell'azienda, quindi se si aspira ad essere un magazziniere
è bene chiarirlo e ripeterlo;
è preferibile
utilizzare il modello del Curriculum vitae europeo che si trova in rete, in
quanto i sistemi di IA riformattano i curriculum in modo da renderli documenti
omogenei;
essere
sinceri senza attribuirsi infondate capacità che non si hanno, in quanto quasi
certamente nel corso del processo di selezione, saranno certamente rilevate dall’IA;
creare
quell'importante identità digitale che deve necessariamente essere coerente, ovvero
che si articoli sulle varie piattaforme in modo corretto e non equivoco, quindi
sui vari social network;
evitare
gli errori perché sarebbe rilevato da un banale controllo ortografico e questo
influirebbe negativamente, danneggiando una seria opportunità di lavoro.
Il
processo relativo all'utilizzo dell’IA è veramente importante ed indice di
grossi investimenti, infatti attualmente gli emirati arabi sono di fatto la prima
nazione ad avere un ministro dedicato all’IA. Si tratta del 27enne Omar Bin Sultan
Al Olama che provvede ad investire in tecnologie emergenti e in sistemi IA,
controllandone le implicazioni etiche e legali e le opportunità economiche che
ne possono derivare. Quindi una sua importanza la riveste certamente.
E’
indubbiamente arrivato il momento di parlare di etica e di robot. Per il forte
flusso di sviluppo ed utilizzo del sistema, si riflette molto sui nuovi codici morali
per le anomalie create dalle nuove tecnologie, che avanzano velocemente. Da una
parte abbiamo l’invasione di questi robot che ci rubano il lavoro, dall'altra la
straordinaria capacità del software che la governa, che è l’intelligenza artificiale.
Quando l’IA sarà in grado di produrre, autonomamente, un’altra macchina più
evoluta di se stessa forse noi saremo arrivati al capolinea. L’IA, quando sarà
diventato un essere completamente autonomo e decisionale sarà uno come noi e meglio
di noi e nessuno lo potrà fermare. Non dobbiamo pensare a un qualcosa di ancora
molto lontano. Per chi non se ne è ancora accorto esistono già ora in commercio
alcuni apparecchi automatizzati in grado di svolgere mansioni autogestite e
questi sistemi sono già installati su quelli che oggi sono i telefoni cellulari
di nuova generazione, sui mezzi di trasporto ed altri apparecchi di uso comune. Inoltre esistono molti apparecchi con una loro minima
automazione produttiva applicata alla vita di tutti i giorni come gli aspirapolvere,
ed altri apparecchi domestici.
Tornado
alla selezione eseguita dall’IA bisogna sapere che questi software riescono a
valutare una persona in base alle impostazioni per ora fornite dall'uomo come
può essere prediligere un candidato proveniente da un’università rispetto ad un'altra, oppure l’età o una
particolare attitudine. Poi ci sono anche sistemi di IA che, per mezzo di una
chat, sono capaci di fare precise domande per capire le competenze di un candidato in un dato settore,
oppure valutare le varie attività delle persone sui social monitorando le loro attività
nei gruppi o nelle discussioni su argomenti tecnici. Più avanti della
valutazione sui Cv è arrivata la valutazione per mezzo di chat, dai chatbot che
sono software in grado di simulare una conversazione con il candidato.
Ora
queste sono solo delle semplici nozioni per rendere noto come e quanto si stia
sviluppando questo utilizzo nel mondo della selezione del personale. Spero che
il post abbia dato una giusta misura della complessità della faccenda, non
facendo illudere nessuno che con qualche informazioni di base si possa poi essere in
grado di raggirare l’IA.
Link:
https://provaariflettere.blogspot.com/2018/04/intelligenza-artificiale-cosa-novita.html
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