Ognuno ha una personale concezione dell’amore e tutti ritengono si tratti di un tema minato, su cui è veramente difficile dare una definizione universalmente valida. Potremmo cercare la sua definizione su google, per farci aiutare, ma probabilmente la risposta più generica sarebbe che l’amore è sentimento tanto forte intenso e profondo di affetto, simpatia ed adesione, che si rivolge verso una persona, un animale o un oggetto o verso un concetto. La realtà, per chi la conosce, è molto più complessa. Però possiamo azzardare nell'affermare che per lo meno è un sentimento democratico perché tutti, in egual misura, possono aspirare ad ottenerlo, anche se in pochi possono raccontare di averlo raggiunto. Di certo tutti ne parlano continuamente. Forse perché di fatti è il famigerato assente del mondo contemporaneo. In cambio, di sesso, ce n’è fin troppo. In questo momento, senza essere in grado di trovare le giuste parole per descriverlo posso dire che, la cosa più vicina all'amore che ho percepito di recente, l’ho guardato al cinema, vedendo il film “La forma dell’acqua” di Guillermo del Toro. Una favola fantasmatica, perché forse di favola si deve trattare, i cui protagonisti, emarginati, divisi ed appartenenti a mondi diversi, una ragazza senza parole ed uomo mezzo pesce, trovano il loro riscatto in quell'unico sentimento che unisce tutti e che nella loro favola li travolge.
Da sempre gli artisti hanno trattato questo difficile sentimento attraverso poesie, romanzi, opere, canti. Pensiamo al tragico amore shakespeariano di Romeo e Giulietta, o I promessi sposi, fino alle canzoni più moderne. L'amore è una pluralità complessa di emozioni uniche ed assolute, che impediscono all'essere umano di essere ragionevole e lo travolge fino al punto di ragionare solo con il cuore. Riempie le giornate, fa vivere, fa ridere e fa piangere, fa soffrire, ma senza amore non si può neanche vivere. Vuol dire desiderare il meglio per l'altro, chiunque esso sia, anche quando le motivazioni sono diverse. Significa permettere all'altro di essere felice, anche quando il suo cammino è differente dal nostro. La piena volontà di donarsi, di fare un salto nel buio, di correre un rischio e di affidare la propria vita alle mani di un'altra persona. Sembra un qualcosa di veramente difficile e complicato, eppure, l’amore è sempre ricercato, nonostante le tante delusioni, è sempre nel mirino di ognuno di noi. Forse perché nel mondo moderno fatto di persone sempre più distanti e con una vita quotidiana povera di gratificazioni, si innesca quel desiderio di essere desiderati, accolti e rispettati. Si costruisce quel mondo immaginario caldo ed accogliente, che possa risarcirci di tutta quella trascuratezza che abbiamo subito attorno a noi, e possa ridarci una nuova vita di speranza. Però l’assurdo è che proprio questa vita fatta di situazioni spiacevoli e frustranti, ci impedisce allo stesso tempo di trovare il modo per costruire una relazione sana che possa farci immergere in quell'amore tanto sperato. Secondo me l’amore non va cercato se arriva, arriva.
Cercare di “far funzionare un rapporto”, “lavorare sulla relazione”, “levigare i comportamenti” , “venirsi incontro” sono forzature che cercano di costruire un qualcosa che assomigli a quel sentimento, ma se è lavorato, non spontaneo, in quello stesso momento non è amore. Sull'amore abbiamo tante aspettative, cerchiamo quel riscatto e riconoscimento, quella dannata possibilità di essere felici, ma allo stesso tempo non possiamo regolarlo secondo i nostri canoni individuali.
Di certo non è la favola rosa dove sono sempre tutti felici, presi dal colpo di fulmine, e dove i conflitti sono azzerati, dove necessariamente va chiarito tutto e dove va sempre tutto razionalizzato, in verità è anche sofferenza, scontro, rabbia, ma nonostante tutto lega due persone con il filo dell’irragionevole, l’illogico.
Da non molto è uscito il romanzo dal titolo “
Le risposte” che è in grado di fare miracoli, ma apre la mente verso tantissime domande. Dentro il libro ci sono i pensieri di Mary, una 30enne americana, e il suo strano mondo. Mary pochi amici e pochi rapporti con la propria famiglia, un lavoro che non la soddisfa, un giorno quasi per gioco si ritrova al centro di un esperimento portato avanti da una misteriosa equipe di ricerca. Per i soldi diventa una delle fidanzate di un divo che, a causa della sua iper visibilità mediatica, non riesce ad avere delle relazioni vere. Momenti di romanticismo senza sesso e la capacità di stare ad ascoltare. In questo romanzo che affascina e fa riflettere, Catherine Lacey racconta un mondo che in realtà parla della follia dei tempi moderni, dove la solitudine è una condizione sempre più frequente.
L’amore è una cosa molto complicata che può far soffrire e dove non può andare sempre tutto bene, ma non per questo bisogna mollare davanti alle difficoltà. Infatti molti fanno l’errore di parlare del loro amore e pensare ai quei momenti felici alludendo che in passato tutto funzionava, mentre ora le cose sono cambiate. Amare vuol dire tante cose. Perdonare chi sbaglia? Dare nuova fiducia a chi ha deluso? Rispettare idee differenti o accettare l’altro per quello che è senza tentare di cambiarlo? Dare solo per la gioia di donare? Io comunque non sono riuscito a capire esattamente cos'è. Spiegatemelo Voi! Penso solo che quando si brama qualcosa la cerchiamo insistentemente invano e solo quando smettiamo di cercala ecco, allora che si presenta. Molti parlano sempre d'amore, ma in pochi lo fanno veramente. Con l'amore non si invecchia mai e forse la parte bella è che l'amore è imprevedibile per questo è magico.
L’AMORE È
L'amore è sofferenza, pianto, gioia, sorriso.
L'amore è felicità, tristezza e tormento.
Non si ama con il cuore si ama con l'anima che si impregna di storia,
non si ama se non si soffre e non si ama se non si ha paura di perdere.
Ma quando ami vivi,
forse male, forse bene,
ma vivi.
Allora muori quando smetti di amare,
scompari quando non sei più amato.
Se l'amore ti ferisce,
cura le tue cicatrici e credici,
sei vivo.
Perché vivi per chi ami e per chi ti ama.
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