Io prendo delle decisioni, anche se a volte non sono perfette. Ogni giorno si devono prendere decisioni, facili o difficili, ordinarie, straordinarie, nelle relazioni, sul lavoro, nella vita in genere e tanto altro ancora. Nel fare scelte ordinarie di pratica utilità, spesso subentra quel logico ragionamento sulle cose e si passa così da un’iniziale indecisione, alla successiva riflessione, per valutare tutti i dubbi e poi renderla certezza.
Poi finalmente tutto diventa limpido, corretto, ed arriva la chiarezza, o per lo meno quella che riteniamo tale. Ma non vi è certezza che sia realmente così. Prendere decisioni è il frutto di elaborati processi mentali, di problemi analizzati a fondo, da un punto di vista razionale. Tanti in realtà non solo affatto anzi sono irrazionali. Tutti i giorni, prendiamo decisioni già dala mattino quando dobbiamo decidere se svegliarci o rimanere a letto, se prendere solo un caffè o anche un bel cornetto, se mangiare un primo o un’insalata. Tutto poi si complica quando si devono affrontare situazioni vitali e bisogna fare scelte essenziali come decidere se proseguire una relazione affettiva o rendersi conto che di fatto non esiste. Quando si devono prendere decisioni di questo tipo è tutto più difficile subentra una parte di te, tanto intima, istintiva ed allo steso tempo distante da tutto il resto, che spesso nemmeno tu riesci a spiegare più nulla a te stesso, non riesci nemmeno a mettere a fuoco nel tuo profondo con altrettanta chiarezza come in altre situazioni. La decisione è una proprietà fondamentale della nostra vita e fa parte del sistema nervoso che si fonda su meccanismi di simulazione interna del corpo, noi veniamo al mondo, cresciamo e ci evolviamo per prendere decisioni. Chi decide probabilmente in qualche modo sbaglia comunque.
E’ stato dimostrato che l’essere umano non decide solo razionalmente, ma anche con una buona dose di emotività, che svolge un grande compito. Potrebbe accadere di trovarti in una situazione di forte contrasto o addirittura pericolo, dove la tua decisione condizionerà la vita di altri. Si può decidere di scegliere un’opzione che ti sfavorisce ma aiuti gli altri, oppure si può decidere di sacrificare il bene degli altri per ottenere tu un po' di meritata giustizia.
Come ti comporteresti? I risultati di alcuni studi suggeriscono che una buona ipotesi è quella basata su come il cervello risponde quando le persone guardano qualcun'altro provare dolore e l’importanza che questa persona ha. La certezza è, che risulta sempre difficile prendere decisioni. Il verbo decidere deriva dal latino de-caedere, ossia distaccare, tagliare via, quindi decidere significa letteralmente escludere qualcosa e optare per qualcos'altro. Da una decisione non si torna più indietro, una volta presa rimane solo quella strada, è stata tagliata via la possibilità di percorrere altre direzioni, che può sembrare un male mentre a volte può essere un bene. Quando decidiamo non vogliamo più tornare indietro, e diventare liberi. Ogni persona felice che ha ottenuto grossi risultati, probabilmente avrà attraversato un giorno fatto di dubbi e poi ha deciso chi era e cosa voleva essere, ha capito che voleva ottenere di più. Ha realizzato che poteva farlo, lo meritava e ha iniziato a muoversi in quella direzione, facendo quella scelta. Eppure nonostante le decisioni rivestono un ruolo così importante nella vita di ognuno, la maggior parte delle persone incontra molte difficoltà a decidere e spesso evita di farlo.
Molti non decidono per paura di sbagliare, per paura delle conseguenze, paura di fare una scelta non consona alla situazione, paura di fallire e dell’eventuale giudizio delle altre persone. A tutti capita di pensare a una decisione che poi non è stata messa in atto. Ad un passo dal farlo per poi arrendersi. Tutto per quel qualcosa che alla fine dentro di te ti ha bloccato. Non penso che sia sbagliato avere paura, è un meccanismo innato che serve a preservarci, un fenomeno programmato appositamente per metterci in allerta.
Quindi, se è pur giusto avere paura, è necessario riuscire a controllare la paura stessa, e gestirla al meglio per trasformarla in nostro alleato. Se non si prendono mai decisioni si rinuncia ai nostri sogni, alla voglia di fare, all'iniziativa, alla fiducia, all'amore e alla passione. Si è vero, nel prendere decisioni si sbaglia pure, chi non sbaglia mai, ma se non decidi mai quel piccolo ostacolo crescerà sempre di più e diventerà insormontabile a chiunque. Meglio soffocarlo sul nascere.
Mi è capitato spesso di rimandare a lungo delle decisioni e poi, quando l’ho fatto mi sono accorto che era molto più semplice di quanto immaginavo. Lo avessi fatto prima. Questo deve essere il giusto spirito. Probabilmente le scelte più difficili sono quelle che si devono prendere nelle relazioni personali, come l’amore per una persona. La domanda da porci è se continuare oppure troncare. Sono temi molto difficoltosi pieni di tante frastagliature. La risposta è molto difficile da dare. Penso che l’amore non arriva mai per caso e non arriva mai al momento giusto, arriva senza un invito e ti porge la mano per darti un’opportunità, molto difficile da cogliere. Se per decidere aspetti che giunga il momento giusto, probabilmente passera, si trasformerà e poi non ci sarà più modo per decidere. Rimarrai solo a trascorre i tuoi giorni inutilmente in attesa di una nuova opportunità.
E’ giusto tener presente che non c’è mai tempo di mettere tutte le cose in ordine, di sistemare tutto per il meglio, di avere i capelli in ordine e di essere nella giornata perfetta, né serve tanto meno cercare di essere sempre nel posto giusto. Puoi solo decidere se aprire la porta, in qualunque stato tu sia, oppure far finta di non aver sentito o di non essere presente in casa. La grande fregatura, come già accennato prima, è che da quella scelta, giusta o sbagliata, non potrai scappare più. Le scelte fatte diventano nostre per sempre, o quasi.
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