Butti
via molti soldi al gioco, controlli continuamente il cellulare, bevi molto, corri
tantissimo, trascorri molto tempo sui social, molte ore sul web, fai troppo
sesso, molte ore davanti la TV, sono alcune delle tante abitudini sbagliate, esasperate fino all'eccesso, che diventano vere e proprie droghe. Non molto tempo fa le cose erano più
semplici. Esistevano i dipendenti dalle classiche droghe che avevano una
connotazione chiara, ore le cose si sono complicate e molte dipendenze sono occulte.
Un tempo erano persone che vivevano ai margini della società,
isolati, sbandati che chiedevano o rubavano soldi solo per comprarsi la droga e
nei casi migliori, dopo anni finivano in comunità o in prigione. Oggi questa
descrizione certamente non va più bene, prima perché è cambiata la società, di
concerto sono cambiati gli stupefacenti e soprattutto perché si sono
moltiplicate le dipendenze. Evidentemente l’uomo e il vizio vanno di pari
passo. Diamo quindi per certo che non sono solo le molecole, naturali o
chimiche a dare la dipendenza. Esistono tante altre forme che riguardano internet,
il gioco d’azzardo, il sesso, il fumo, lo sport, i social, le foto, tutte nuove
forme di dipendenza ossessiva capaci di stravolgere la vita, quanto e più delle
droghe. Il tutto è unito da un comune filo conduttore il piacere che si prova attraverso
la dopamina, la molecola che è dentro di noi e spinge l’essere umano a ripetere
l’azione per sentirci appagati. Senza dubbio, oggi, soprattutto tra i più
giovani e non solo, vi è la paura cronica di rimanere fuori dal mondo social e
dalla rete di comunicazione internet in genere, oppure di rimanere senza un'emozione forte da poter cercare e provare.
Senza smartphone e senza rete siamo
persi, in italiano nomofobia. Un sondaggio, condotto dall'Associazione nazionale
dipendenze tecnologiche (DiTe) su 500 adolescenti, ha infatti rilevato che il
51% dei ragazzi controlla lo smartphone in media 75 volte al giorno, mentre il
7% arriva a 110. Per gli adulti le cifre sono leggermente più piccole ma non in
modo significativo. Non dobbiamo pensare che questa a differenza delle
classiche droghe è una dipendenza priva di gravi conseguenze. Il rapporto
ossessivo con gli schermi ha molte conseguenze sulla salute sia psicologica che
fisica. Isolamento sociale, perdita del sonno, alterazione della realtà, disturbi
alimentari, sono solo alcune delle conseguenze. Anche in questi casi ci vorrebbe
una disintossicazione, così come facevano una volta gli ospiti di San
Patrignano. In merito, questa estate, ho
avuto il piacere di apprender tramite i mass media che un gruppo di giovani
avevano organizzato un rave giovanile su di una spiaggia pubblica, dove l’unico obbligo
per parteciparvi era quello di non avere cellulari, tablet, computer o
telefoni. Una grande iniziativa per i più svegli. Gli intervistati oltretutto si erano mostrati
veramente soddisfatti. Quindi anche qui disintossicarsi è possibile, non
dobbiamo rinunciare alla vita reale ed al piacere di comunicare con chi ci sta
realmente vicino. Intendo dire anche vicino fisicamente!
Per i dipendenti di
questa forma cronica ho notato che nelle loro mani gli apparati mobili non sono
più da considerarsi tali, bensì più delle protesi fisse alle mani. E che dire
invece del gioco compulsivo, le scommesse sportive, i gratta e vinci e le
macchinette. Spesso persone per bene che iniziano con una puntatina ai cavalli,
poi scommettono sugli avvenimenti sportivi, dopo comprano più volte al giorno i
benedetti biglietti fino a trovarsi con il sedere per terra, magari pure senza
mutante. Si diventa giocatore ossessivo senza rendersene conto, negando l’evidenza. Si scommette, si perde, si rigioca, si riperde nuovamente poi si passa a rubare i soldi, chiedere soldi in
prestito fino ad arrivare alla rovina. Le persone con dipendenza da gioco
d’azzardo hanno una percezione alterata di sé e delle proprie azioni, che le
portano a reiterare il comportamento, anche difronte a perdite importanti. Secondo
gli psicologi i ludopatici sono persone con poca stima di se stessi che nel
gioco trovano le loro certezze, solitamente quella di confermare l’idea pessima
che hanno di se stessi. Sembra un contro senso ma è la cruda verità.
Anche per il sesso se troppo ed in un certo modo non
va bene. Fare sesso va bene ma se una persona oltre a fare sesso regolarmente con il
proprio partner è continuamente collegato a siti porno, sente poi comunque l’urgenza
di andare a fare sesso a pagamento o occasionale a tutti i costi. vuol dire che c’è qualcosa
di sbagliato e non che è un eroe dalle mille doti. La ricerca della promiscuità sessuale, le fantasie individuali,
gli atti sadomaso, la masturbazione compulsiva, il ricorso alla pornografia non
indicano una patologia, ma per lo meno sono una sorta di campanello di allarme
per poter dire che c’è qualcosa che non va. Come per le altre dipendenze, anche
quella dal sesso dà assuefazione perché la persona si adatta all'intensità dello
stimolo e inizia a volere sempre di più fino al punto in cui non si può andare
oltre. Poi ce ne sono tanti altre di dipendenze, già individuale ed accorgersene è un primo passo. Insomma ogni eccesso è
sicuramente sbagliato. Questo è il punto.
hanno di se stessi
RispondiEliminaMolti attori cinema https://www.altadefinizione4k.tv/guerra/ hanno sempre avuto qualcosa di piacevole per il pubblico...
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