LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

COME SI PUO’ VIVERE MEGLIO. ESISTONO REGOLE

vivere meglio


Solo qualche giorno fa ho partecipato ad una conversazione tra amici scaturita dall'ennesimo problema personale capitato ad uno di noi, uno qualunque, e da qui scaturisce questo post. Il punto non è l’argomento del problema, ma la considerazione riassuntiva che ho fatto dopo aver ascoltato un fiume di consigli dati per vivere meglio. Mi sono chiesto, ma esistono delle regole catalogabili per viver meglio? 


E allora ecco scatta l’attimo in cui ci si ferma e si fa qualche considerazione, seguita anche da qualche ricerca e lettura. Io, personalmente,  penso che la prima regola per vivere bene sia quella di stare bene con se steaai e di essere contenti di quello che siamo e abbiamo. Tanto nessuno è perfetto ed ognuno ha i propri difetti ed i propri problemi. Accettiamoci per come e dove ci troviamo, per come siamo venuti al mondo, qualsiasi sia la nostra condizione, qualsiasi sia la nostra storia, qualunque siano i nostri sentimenti, sogni e insuccessi. Amiamoci ed accettiamoci per quello che realmente siamo, niente di più e niente di meno. Credo che una delle ragioni che rende tutti bambini felici sia quella che loro non hanno, occhi, colore di pelle, denaro o altro, i bambini hanno solo se stessi e si godono il momento da vivere. Sono concentrati su ciò che sta accadendo sotto i loro occhi e sulla persona che hanno accanto, alla quale comunque vogliono bene. Quando si vive spensieratamente il momento “carpe diem” e si da il meglio di se, si è felici. Questo penso sia il primo modo per vivere bene. Tutti sognano di più e vogliono l’impossibile, ed è forse anche giusto farlo, ma la realtà è un’altra. Chi continua ostinatamente a guardare altrove e a desiderare ciò che hanno gli altri, non sarà mai soddisfatto e non vivrà mai bene. Si dice che l’erba del vicino è sempre più verde, ma questo non vuol dire che lo sia davvero. Probabilmente il vostro vicino allo stesso modo penserà lo stesso di voi. 
Continuate a desiderare, e a sperare in qualcosa che non siete e sarete eternamente tristi, convinti che nella nostra vita c’è sempre qualcosa che manca. Concentratevi sul dimostrare a voi stessi, che siete in gamba e pieni di capacità e circondatevi di persone che condividono i vostri valori. Lasciate perdere quanti hanno un atteggiamento negativo. Potete scegliere di sentirvi infelici, infastiditi, arrabbiati e stressati oppure ribaltare la situazione e concentrarvi sul suo lato positivo. Potete scegliere di restare imbrigliati in una circostanza negativa o lasciar scorrere, andare avanti e ricominciare. In merito all'argomento in questione ho trovato il libro  dal titolo “12 regole per la vita.Un antidoto al caos” di Jordan B. Peterson, uno psicologo clinico canadeseSecondo l’autore il mondo è un palcoscenico in cui recitano due soli attori, il caos e l'ordine, e che la vera felicità per gli esseri umani consiste nel cercare di stare in equilibrio tra questi due fattori, perché è in questo equilibrio che si trova il significato della vita. Per riuscire in questo intento è sufficiente seguire dodici regole. In questo equilibrio si trova il significato della vita e del dolore e quindi può avvenire il cambiamento. Riuscirci non è facile ma seguendo le 12 regole che trovi nel libro, diventa possibile, perché c’è bisogno di principi per dare un ordine e non cadere nel caos. 
Tutti abbiamo un disperato bisogno di regole standard e valori. Jordan B. Peterson è un intellettuale provocatore che guida migliaia di persone all'esame, senza mezzi termini, delle proprie vite, unendo verità duramente conquistate con l'antica saggezza e il sapere scientifico  guadagnato. Ha influenzato la comprensione moderna della personalità. Ora è diventato uno dei più noti pensatori con le sue lezioni su argomenti che spaziano dalla Bibbia alle relazioni d'amore alla mitologia. Il suo intento è quello di riuscire ad aiutare le persone, nella speranza che le regole ed i saggi di accompagnamento, siano utili alle persone per capire e prendere atto di quello che infondo già sanno. Il libro di Peterson suggerisce 12 regole per il miglioramento personale e per realizzare una vita ricca di significato: 12 regole per "tenere a bada il caos" e la sofferenza utilizzando un approccio originale a problemi comuni della vita quotidiana. Fornisce complesse spiegazioni psicologiche basate sugli studi di psicologia, mitologia, teologia e teorie evolutive.
12 REGOLE PER LA VITA
Stai diritto, con le spalle bene indietro
Tratta te stesso come fai con chi si affida a te
Scegli amici che vogliono il meglio per te
Confrontati con chi eri ieri invece di paragonarti a qualcun altro
Non permettere che i tuoi figli facciano qualcosa che te li farà piacere di meno
Fa' che casa tua sia in perfetto ordine prima di criticare il resto del mondo
Ricerca il senso non il vantaggio personale
Di' la verità, o almeno non mentire
Pensa sempre che la persona con cui parli può sapere qualcosa che tu non sai
Parla con precisione
Lascia in pace i ragazzi che fanno skate
Se incontri un gatto per strada, fermati ad accarezzarlo
La regola numero 8
Nel libro, punto per punto vengono spiegate le regole sopra indicate, che non è il caso di riportare in sintesi una per una. Voglio solo dire la mia sulla regola numero otto quella che spiega come mentire e dire bugie sia sempre  e comunque controproducente. Dire bugie ci rende intimamente deboli, mettendoci in contrasto con quella che è la realtà e la creazione di esperienze importanti, quelle che hanno un significato. Le bugie fanno stare male e ci rendono deboli e perdenti e se anche gli altri non lo sanno, lo sappiamo noi che mentiamo, perché le menzogne ci portano all'opposto della verità e quindi in quella zona negativa che ci guida al malessere interiore. E’ difficile dire la verità! Si dice che le bugie abbiano le gambe corte e prima o poi vengono a galla, a discapito della nostra vita, e poi prima o poi, ci sarà un prezzo da pagare. Mentire è sempre sbagliato. In merito Oscar Wilde ha detto: “Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e vi dirà la verità”. Questa affermazione la condivido!
Ricordiamoci che la vita corre molto in fretta ed è fatta di tanti picoli momenti che vanno vissuti, vissuti, vissuti, vissuti Tutti quanti. 

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