Una ricorrenza
civile diffusa in Italia ed in altre parti del mondo, celebrata in onore della
figura del papà, della paternità e dell'influenza sociale dei padri. La festa
del Papà ricorre il 19 marzo di ogni in concomitanza della festa di San
Giuseppe. Però la data in cui si festeggia è alquanto variabile da Paese a
Paese.
Storicamente la festa del papà nasce nei primi decenni del XX secolo per
diventare una festa complementare alla festa della mamma. Nell’anno 1871 la
Chiesa Cattolica proclamava San Giuseppe protettore dei padri di famiglia e
patrono della Chiesa universale. Papa Leone XIII “In Giuseppe hanno i padri di
famiglia il più sublime modello di paterna vigilanza e provvidenza; i coniugi
un perfetto esemplare d’amore, concordia e fedeltà coniugale; i vergini un tipo
e difensore insieme della integrità verginale. I nobili imparino da lui a
conservare anche nella avversa fortuna la loro dignità e i ricchi intendano
quali siano quei beni che è necessario desiderare. I proletari e gli operai e
quanti in bassa fortuna debbono da lui apprender ciò che hanno da imitare”. La
prima documentazione relativa ala festività del papà risale ala volta in cui fu
festeggiata negli Stati Uniti d'America la data del 5 luglio 1908. Fu poi la
signora Sonora Smart Dodd la prima persona a sollecitare l'ufficializzazione
della festa; senza essere a conoscenza dei festeggiamenti di Fairmont, ispirata
dal sermone ascoltato in chiesa durante la festa della mamma del 1909. Lei la
organizzò la prima volta il 19 giugno del 1910.
Ora a prescindere da quella che può essere qualche nozione storica
sull’argomento cosa è importante tener presente? Oggi è la giornata giusta
per fare un regalo, così come lo si fa per la festa della mamma, per
il compleanno, per natale e tutte le altre ricorrenze importanti. Ma
qual’è il regalo più grande che può desiderare un padre dal proprio figlio.
Senza dubbio affermo che il regalo più grande per un padre è un po’ di tempo da
trascorrere con il proprio figlio, condito magari da un po’ di affetto e tante
confidenze sulla propria vita. Tutti i padri hanno sempre bisogno dei loro
figli ed è forse per questo che li hanno voluti e li hanno messi al mondo,
soprattutto i padri imperfetti, se mai ve ne fosse uno perfetto, i quali sono
quelli che ne hanno più bisogno. E’ uno dei legami più forti che possa esistere
tra due essere umani, che seppure cambia nei modi e nei tempi, costretti un po’
dalla continua evoluzione della società, non penso che cambi poi tanto nella
sostanza. E’ sempre qualcosa di forte ed unico. Per un padre, che certamente
non cerca un regalo materiale, il dono più grande sarebbe un figlio
riconoscente che si ricordasse di celebrare con lui la festa del papà a
prescindere dal tipo di padre, sia pure un po’ assente o troppo impegnato nel
lavoro o ancora peggio burbero. Infondo il tutto è sempre fatto in funzione dei
figli. La figura del padre non è qualcosa che si impara da un manale comprato
in libreria, è un continuo apprendimento dell’addivenire, che consegue alle
esperienze ed al tempo. Un padre comunque la fa sbaglia. Questa è l’unica
consolazione. Un buon padre non è chi da solo sostegno economico o presenza in
casa, ma chi da tutto se stesso, il suo tempo, chi dimostra di voler amare il
proprio figlio, anche sbagliando perché anche amando veramente un figlio si
possono commettere errori, a volte anche gravi. Un vero padre quando sbaglia se
ne accorge e cerca di rimediare.
E qui può intervenire il figlio a cercare di far migliorare il padre che ha
sempre bisogno del figlio, soprattutto quando un padre comincia ad essere più
grande e meno autonomo. Un abbraccio oppure una parola buona è sempre ben
vista. Vi deve essere sempre unione tra padre e figlio anche perché un padre
non è un padre e non è nulla se non ci fosse un figlio e celebrarlo come tale.
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