LA VOGLIA DELL'APPARIRE AL PREZZO DI AFFETTI E SALUTE

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I n questa epoca di social ed individualismo, si danno false priorità alla ricerca spasmodica di affermazione sociale, che ci spinge sempre più a considerare tutto il resto, come gli affetti e la salute, una questione di minor importanza da poter delegare ad altri. Quasi come se la salute o le relazioni fossero paragonate all’importanza di un telefonino che sì porta in assistenza a riparare al primo segnale di malfunzionamento, o forse anche meno importante. Questo modo di pensare però ha un prezzo molto alto, perché va a cancellare sempre di più quella doverosa consapevolezza che ognuno di noi dovrebbe avere per se stesso, curando le relazioni con i propri cari e facendo attenzione alla salute del proprio corpo. Invece, si finisce per riporre fiducia cieca nei suggerimenti che arrivano dall'esterno e ci si allontana da quella capacità, che tutti abbiamo dentro di noi, di ascoltarci. Io sono del parere che gli affetti e la salute sia una responsabilità strettamente personale di cui...

IL SESSISMO ESISTE ANCORA?

sessismo tra lui e lei

Il sessismo è comunemente considerato come una forma di discriminazione grave basata sul sesso di appartenenza, seppure è solitamente utilizzato per sottintendere la discriminazione degli uomini verso le donne. E’ quella forma di pregiudizio abbastanza forte nella nostra società, che vuole affermare la presunzione della supremazia di qualcuno, in genere del sesso maschile, altre volte di quello femminile, verso il sesso opposto. Infatti, è mio parere, che nelle relazioni di coppia ne sono vittima tutti, sia gli uomini che le donne, più o meno in ugual misura. 

E’ pur vero che ci sono sempre gli eccessi dove si riscontra il sessismo contro le donne nella sua forma estrema, ma qui parliamo di vera e propria misoginia, ovvero l’odio verso tutte le femmine. Il termine è stato coniato dalle femministe statunitensi verso la fine degli anni 60 in opposizione al termine misoginia, per differenziare e sottolineare il carattere sociale e politico del sistema sociale, improntato su vari sistemi di discriminazione e devalorizzazione. Io personalmente credo nelle donne e nel loro valore, forse altri no, e forse ancora, alcune donne eccedono nello sciorinamento del concetto. Questo voler prospettare ancora l’eccessiva discriminazione tra i sessi diventa a volte sproporzionata, in quanto vi è oramai una parità di opportunità e ruoli tra i sessi. Credo che via sia una fantomatica organizzazione che ha come unico scopo quello di annientare le donne, e in altri casi gli uomini, terrorizzando il mondo con fantasiose ricostruzioni di odio di genere e ruoli ,che è parecchio scemato nel corso degli anni, seppur provoca ancora pesanti consegue di astio e violenza. Forse c’è ancora tanto lavoro da fare, ma una parte è senz'altro fatta. Generalmente nella sfera emotiva, così come nell'agire, la parte femminile viene considerata come naturalmente predisposta alla socializzazione ed all'emotività, mentre la parte maschile come quella dotata di capacità di azione, prontezza e risolutezza. Le donne sarebbero portate per mantenere le relazioni sociali e prendersi cura degli altri, mentre gli uomini vengono visti come indipendenti, competitivi e tendenti all'autoaffermazione. Le donne sarebbero, per natura, dolci e delicate, mentre gli uomini forti e sicuri. Non è proprio così. Oramai le donne fanno tutto ciò che era un tempo riservato agli uomini, anche le cose più brutte e negative. Pensate un attimo che non molto tempo fa è uscito il film Widows di Steve McQueen, un film che parla di genere, dove le criminali sono delle donne. È un heist movie, un film di rapina, con la banda costituita da sole donne, destinatarie di un’eredità criminale che sanno mettere a frutto. Oppure ancora il famoso film Ocean’s 8 che parla di una banda di donne, truffatrici professioniste capitanate dall'astuta Debbie Ocean, che progetta di mettere a segno il colpo del secolo in occasione dell'annuale Met Gala di New York, un raduno di stelle e personaggi celebri. 
Eppure ci sono ancora molte donne che sostengono tutt'ora l’esistenza di un sessismo attivo in loro danno. E’ il caso dell’ex compagna del Presidente François Hollande, che ha sollevato il velo in un libro uscito in Francia, Ce que je peux enfin vous dire, perché anche in politica, le donne, per quanto brave e preparate, oltremodo meritevoli, sono spesso oggetto di ammiccamenti pesanti, e chiare allusioni a sfondo sessuale, da parte dei colleghi uomini. Qualche hanno fa un frequentato un breve master professionale tenuto per un gruppo di colleghi di 40 persone. Il gruppo degli insegnanti era composto da 5 persone, tre uomini e due donne, una delle due particolarmente bella e giovane. Proprio verso quest’ultima due miei colleghi di circa 40 anni, alla fine della lezione, parlando tra di loro, volontariamente ad alta voce, si sono interrogati sul tipo di abbigliamento intimo che potesse indossare la giovane insegnate. Commento a sfondo sessuale volgare, fuori luogo ed inopportuno. Ora è vero che le donne vivono in un mondo pieno di maschi e che probabilmente ne ascoltano di cotte e di crude, ma è cosa ben diversa un apprezzamento sincero e gentile che può fare sempre piacere, altra cosa è una battutaccia greve di quelle che mette a disagio. Io in quell'occasione provai imbarazzo. Se penso meglio a quella battuta forse ci vedo un po’ di sessismo, ovvero un comportamento che svaluta le persone sulla base del sesso. Una vera mancanza di rispetto e di educazione. In effetti a volte vedo maschi così perentori che hanno poco rispetto per l’altro interlocutore se questi è donna, forse perché senza un reale motivo si sentono superiore ad essa, probabilmente senza sapere il perché senza averne motivo, ma solo perché sanno che è così, è innato dentro di loro. L’unico risultato è far provare, anche a distanza di anni disagio, frustrazione, rabbia e  impotenza alle donne che ne sono vittime. Voglio fare un altro esempio in merito. Se alcuni uomini si rivolgono ad un professionista il comportamento è uguale se si tratta di uomo o donna? Forse non sempre. Magari se ci si rivolge ad un ingegnere uomo viene chiamato con il suo titolo, se invece di donna si tratta, qualcuno gli rivolge la parola chiamandola signora. A volte penso che forse non sono ancora in grado di comprendere l’entità del problema e che la discriminazione sessista anziché essere diminuita in effetti forse è aumenta ed anche in modo significativo, ma voglio essere ottimista e mi dico di no. Forse il fattore veritiero è l’evoluzione che il sessismo ha subito nel tempo. Forse è più giusto dire che vi è una distinzione tra il sessismo del passato e il sessismo moderno. 
Il sessismo del passato attribuiva alle donne un ruolo inferiore rispetto agli uomini in tutto e per tutto, mentre quello moderno è caratterizzato principalmente da una forte opposizione alle richieste delle donne. Questo nuovo sessismo si basa sulla convinzione che le donne non siano più soggette a discriminazione e che tutte le politiche o le azioni delle donne sarebbero dunque più superflue. Voglio concludere dicendo che è più realistico affermare che ci sono ancora molte disuguaglianze e che la discriminazione sessista c’è. È dunque importante essere coscienti di questa realtà per poter agire per cambiarla. La cosa più importante è educare gli altri iniziando dai più piccoli perché è fondamentale insegnare alle persone il rispetto per tutti e che l’uguaglianza è un diritto fondamentale.

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