Io adoro il piccante nel cibo e non solo. Il piccante aggiunge
gusto a tutto, a molti piatti e aiuta a risparmiare il discusso sale per favorire la
salute degli ipertesi. Tutti i vantaggi delle le pietanze piccanti sono sotto
lente in quanto, pare, portino molti altri benefici che non sono tanto noti. Benefici un po’ imprevisti ad iniziare dal cervello per finire all’eros. La spezia, che
è stata importata dagli Aztechi, fin dal suo arrivo in Europa con Cristoforo
Colombo, ha conquistato il gusto di chiunque.
Oggi
oltre al magnifico gusto del suo sapore viene anche associato metaforicamente
alla trasgressione ed alla sfera dell’eros. Per chi lo ama, il favoloso
piccante è fuoco. Quindi non è solo un insaporitore di cibi, che molti mangiano
anche crudi come spuntino a se, è anche un efficace rimedio di lunga vita,
come sostegno le moderne ricerche. Proprio queste ricerche promuovono con
certezza una tavola piccante contro l’ipertensione, infatti a scendere nel
particolare possiamo dire che un esperimento dell’Università di Chongqing eseguito su
606 adulti cinesi ha concluso che gli amanti delle pietanze piccanti corrono
meno rischi di infarto e ictus, quindi, la spezia non va sottovalutata. Uno dei primi
motivi di questo vantaggio è riconducibile al minor impiego di sale, che porta inevitabilmente ad avere una pressione più bassa di chi non mangia piatti
speziati e tende a renderli sapidi. Questo legame tra meno e più piccante viene
spiegato dal fatto che le aree cerebrali stimolate dal salato e dal piccante
coincidono. Si è visto grazie alle tecniche di imaging usate nell'esperimento
dai ricercatori cinesi, che hanno fotografato la testa dei volontari durante i
pranzi.
Un
bel piatto condito con il piccante inganna, a suo modo, il cervello e modera
l’esigenza di cibi salati. Il nostro cervello con l’utilizzo del piccante viene
anche ingannato in altri modi, infatti tende a frenare l’appetito che a volte,
per alcuni, non cessa mai. Uno studio condotto nell’anno 2005 e pubblicato
sull’International Journal of Obesity ha dimostrato questa ulteriore
connessione. Infatti è emerso che i volontari dell’esperimento, dopo aver
bevuto un succo di pomodoro con peperoncino, provavano una sensazione di minor
appetito e sceglievano dunque di continuare il pasto con pietanze meno
caloriche. Una ricerca, apparsa sulla rivista Plos One, su circa 16 mila
americani, monitorati per 18 anni, associa l’abitudine al consumo di
peperoncino a una riduzione del 13 per cento della mortalità, in particolare
causata da ictus e patologie cardiache. Ora è vero che il piccante fa bene ma
comunque non bisogna mai esagerare anche perché seppur fondamentali in cucina
sono insaporitori, e non bisogna rischiare
di rendere una ricetta immangiabile esagerando con le dosi. Oltre i vari peperoncini, tra i quali secondo me
primeggiano quelli calabresi, vi sono anche
altre spezie.
PAPRIKA
FORTE
Altri
dati attribuiscono al peperoncino la proprietà specifica di prevenire la
formazione delle placche che tappezzano le arterie nell’aterosclerosi. C’è
anche qualche risultato sulla paprika piccante, tipica della cucina
ungherese, ottenuta dalla polverizzazione dei semi di vari generi di peperone.
Nel 2015, una piccola analisi su 20 persone ha concluso che una dieta hot, che
include la paprika forte, abbassa del 31 per cento i trigliceridi in
circolazione dopo un pasto grasso. Le molecole delle spezie piccanti bloccano
due enzimi dell’apparato digerente addetti a scindere i lipidi ingeriti che,
restando integri, non passano le pareti intestinali per andare nel sangue.
CURRY
Quando si parla di spezie piccanti si pensa
subito al curry che è una miscela di spezie indiane che viene usata
praticamente in ogni ricetta. A parte la piccantezza, il curry ha la
particolarità di avere un sapore molto ricco che aiuta ad aumentare il senso di
sazietà. Per questo, come con il peperoncino, bisogna stare attenti a non
esagerare con le dosi di curry per evitare di rendere la pietanza troppo
aromatizzata.
ZENZERO
Dal
vago sapore agrumato, lo zenzero ha un’infinità di utilizzi in cucina, ecco perché
non dovrebbe mancare mai sia fresco che in polvere. Originario dell’India e
della Malesia, lo zenzero si è diffuso in tutto il mondo e può essere
facilmente coltivato anche in casa. Basta interrare la radice e vedrete che
soddisfazione avere il vostro zenzero crescere sul balcone.
L’EROS
Ho sempre sentito dire che il peperoncino è un potente
afrodisiaco e con lui anche gli altri cibi piccanti. Ma cosa dicono le ricerche
sul lato malizioso del piccante, è davvero così? Ho letto che già in epoca passata e
lontana il gesuita Josè de Acosta annotava: "Ha effetti deplorevoli, perché è
di natura molto calda, volatile e penetrante, e il suo impiego ripetuto è
pregiudizievole alla salute dei corpi dei giovani e ancor più alla loro anima,
poiché incita alla sensualità". In realtà, se le prossime ricerche non
smentiranno quanto fin'ora appurato, né il pepe né il peperoncino sollecitano per vie chimiche i sensi
delle donne o stimolano la potenza sessuale degli uomini, è solo
leggenda. Ma immaginare non guasta!
PREPARARE L’OLIO AL PEPERONCINO
Preparare l'olio al peperoncino è facilissimo e potete utilizzarlo sia come condimento che per marinare carne o pesce prima di cuocerli alla griglia. Se volete può essere provato in purezza, versandone un filo su una fetta di pane, non potrete più farne a meno! Sanificare un contenitore in vetro con la bollitura poi Infilarsi un paio di guanti e prendete i peperoncini secchi o freschi rimuovendo il picciolo per poi sbriciolarli o tagliarli a pezzi. Versare in tutto all’interno del contenitore precedentemente sanificato e poi con l’aiuto dell’imbuto versare l’olio extra vergine di oliva. Chiudere il contenitore e lasciar riposare per almeno 6 giorni prima di poter iniziare a utilizzare l'olio a vostro piacimento! L'olio al peperoncino si , al riparo da fonti di calore e dalla luce del sole.
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