Ho
sempre sentito dire che chi nasce tondo non può morire quadrato e questo vale
un po’ per tutti gli aspetti. Quindi istintivamente mi sento di rispondere che
non si cambia per amore, e non è giusto neanche farlo perché ognuno è se stesso
e non dovrebbe cambiare per diventare chi non si è. Però! Nella vita ho anche
sentito dire: “mai dire mai!”. Può essere giusto farlo come può essere
sbagliato. Chi lo sa!
Infondo solo gli sciocchi non cambiano mai idea e quindi
forse si può e non è tanto sbagliato. A volte più che possibile diventa
necessario farlo, non perché si debba fingere di essere qualcun altro, al fine
di compiacere chi ci sta difronte, bensì perché infondo, in una relazione, è sempre utile
trovare un punto di incontro. Limare certi tratti del proprio carattere per
fare funzionare una relazione è giusto, così come è giusto allo stesso modo
cercare di essere più accomodanti, più affettuosi ed attenti, rinunciare a
certi spazi, vecchie abitudine, non è poi così drammatico. Secondo me ci sono
persone che hanno conosciuto l’amore ed altre che non l’hanno ancora incontrato. Le
prime potrebbero tentare di spiegarlo mentre le seconde, se interpellate non
saprebbero probabilmente districarsi nel discorso. Eppure potrebbe anche
accadere che le seconde lo avevano incontrato e non se ne erano accorte e le
prime, che invece pensavano di averlo conosciuto, rendersi conto che
sbagliavano, solo quando l’incontrano veramente. Ora soprattutto quando capita
di iniziare nuove relazione si può avere un po’ di paura e tanti dubbi. Nascono
dunque mille domande alle quali nessuno può dare una risposta. Può
accadere che dopo anni di solitudine sentimentale si incontra qualcuno che
riesce a straripare nell'animo a coinvolgere tutto profondamente. Qualcuno
di affettuoso, volenteroso, gentile, sincero, generoso ma ognuno ha i suoi difetti e
c’è sempre un ma ed un sé. Ma con i ma con i se non si va da nessuna parte.
Purtroppo le mancanze oppure peggio ancora gli errori, alimentano i dubbi e
dove possibile si cerca di mettere dei correttivi o di dare dei suggerimenti.
L’ideale sarebbe un cambiamento, ma poi infondo si può e quanto è giusto? Il
cambiamento ci può essere solo se la persona lo vuole e non è certo un fattore
di età, può accadere ad un sessantenne, ma anche a trentenne, cambiare dopo
avere incontrato l’amore, perché qui forse non vale quel detto che recita
metaforicamente dell’albero che va drizzato finché è giovane. Può accadere in
conseguenza dell’amore. Le motivazioni che mettono in moto il
meccanismo del cambiamento interiore sono sempre individuali ed a tratti
guidate dalla paura della perdita. Perché non si tratta di un desiderio, ma di
un bisogno. Non sto parlando di solo bisogno materiale o di sesso. Al giorno
d’oggi, le relazioni di solo sesso sono la norma, quelle del rapporto sessuale
con il romanticismo sono state oramai messe alla porta. Si è fatta strada
l’idea che il sesso corrisponde solo al piacere del corpo, mentre l’amore
corrisponde all'impegno e ai problemi. Parlo di bisogno di una
relazione. Per questo, in nome dell’amore che si può arrivare a provare, si può trovare la forza per rinunciare a qualcosa e svoltare con il
cambiamento, seppure è molto difficile stravolgere radicalmente certe abitudine
certi bisogni, certi vizi. E’ pur vero che è più giusto cambiare se si tratta di
problemi di difetti di debolezza e non cambiare in ogni punto, a largo in giro, su tutto.
Modificare le abitudini o trovare un punto di incontro è giusto, però con
grande motivazione e il supporto di grande pazienza e comprensione di entrambi.
Non bisogna esagerare, perché tra il compiacere l’altra parte e
l’annullarsi, il passo è breve e diventa distruttivo perché, prima o poi la parte
repressa verrà fuori e sarà guerra. Allora vale la pena accettare dei compromessi che
fanno parte dell’incontro con l’altro, ma cambiare per annullarsi non è
corretto per se stessi, per l’equilibrio nella relazione e per
l’altra parte. Andare incontro al partner si, ma fare tutto per l‘altro fino ad
arrivare a cambiare casa, lavoro, città, interessi, passioni, hobby, amici o la
famiglia, non va bene. La disponibilità e l’impegno verso l’altro va usato per
spezzare i nodi del proprio carattere e liberare nuovi orizzonti e non per
appoggiarsi all'esistente, così da non essere costretti a cambiare. Se qualcuno
ti accoglie nella sua vita solo per integrarla lasciando stare tutto il resto
così com'era, deve lasciar riflettere bene. Altrimenti si corre il rischio
di illudersi che vi è innamoramento e che tutto è possibile ma di fatto non lo è.
Qualcuno deve pur iniziare ad offrire il proprio sostegno e il proprio calore
di cui vi è bisogno, ma anche dall'altra parte vi deve essere un impegno
per rendere possibile veramente un miglioramento. Chi ama è invaso da un fuoco
interiore che brucia via tutto e far star bene, ma anche l’amore più grande non
può costringere l’altro a mettersi in discussione se non ha intenzione di farlo, ritenendo di essere solo nel giusto e mai in errore.
In una relazione devono
esistere entrambe le persone, ed è giusto che entrambe esistano insieme per
vivere felici e sereni, amandosi l’un l’altro per quello che sono. Se così non è, se anche solo uno dei due non vuole cambiare, è bene che l’altro se ne faccia una ragione, oppure che rinunci lasciandolo andare via.
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