Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. C'ho messo una vita a farmele! Questa è la celebre frase pronunciata dalla famosa attrice italiana Anna Magnani, frase oggi in controtendenza con il modo di pensare e agire. Gli anni passano per tutti, non risparmiano nessuno, nemmeno gli emblemi della bellezza più celebri.
Questo vale per tutti, eppure, le persone diventano sempre più cattive ed anche loro, soprattutto loro, non risparmiano nessuno, grazie alla complicità del moderno strumento dei social network di cui sono in possesso. A chi non piacerebbe non vedere mai i segni del tempo sul proprio viso? Avere sempre una bella pelle tesa, soda, luminosa, invece questi inevitabili segni, sono l’effetto del tempo, fisiologico meccanismo dell’invecchiamento. Per la maggior parte di noi, invecchiare e vedere i segni lasciati dal tempo che passa, fa paura. Ciò accade perché siamo ancorati ad un ideale utopico di perfezione, rafforzato dalla società e dall’importanza che attribuiamo all’estetica e alle aspettative altrui. La perfezione, però, non esiste e cambiare prospettiva è il primo passo per abbandonarne l’inutile ricerca dello splendore eterno e abbracciare la nostra parte più vera e autentica. Cambiando punto di vista scopriremo che possiamo iniziare a guardare con occhi diversi i segni del tempo, anche di quelle rughe del viso che tanto ci fanno paura. Nella vita credo che conti altro, come le relazioni umane, l’amore, la dedizione, l’impegno. Non la perfezione.
Oggi è sufficiente una foto sbagliata postata su Istagram, dove si è un po' immortalati acqua e sapone, magari con i capelli spettinati, con qualche chilo di troppo, per far scatenare un un’ondata di giudizi terribili sul proprio aspetto fisico. A volte le foto ce le fanno gli altri, catturando momenti di stanchezza, dove si esaltano ancora prima i segni del tempo. E allora tutti sotto con frasi infami del tipo: “ma ti sono venuti i capelli bianchi, stai invecchiando malissimo, sembri un'altra persona, non ti avrei riconosciuto”. In quel momento si rimane male, si soffre e si scopre nuovamente quanto le persone non capiscono il valore dei sentimenti ed il significato della dolcezza. Quasi sempre, determinate cose, si comprendono quando iniziano a passare gli anni perché il valore della giovinezza non la si percepisce a pieno da teenager nella società contemporanea, la si apprezza più in là, con le prime rughe, che iniziano a solcare il viso. In effetti poi le rughe non sono altro che testimoni silenziosi di tutte le emozioni più grandi e dei momenti più intensi vissuti. Solo guardarle ci farà ripensare ai traguardi che abbiamo raggiunto e ci darà la spinta per guardare con fiducia a tutti quelli che ancora possiamo realizzare.
I segni parlano di una nuova parte di noi, quella più matura e consapevole e certamente non meno affascinante. Quando succedono certe cose ci si ferma a riflettere su quello che vuol dire essere giovani, oppure essere grandi. Da persone mature siamo più in grado di capire chi siamo quello che abbiamo fatto e che ancora facciamo, ma nonostante tutto sentirsi dire quelle gratuite cattiverie fa sempre male. Si può essere maturi a tal punto in cui ci si può permettere di fare quello che ci piace, perché non dobbiamo più dimostrare niente a nessuno, se non a noi stessi, pensare di affrontare nuove sfide in tutta serenità a volte trascurando anche quello che ci è più caro, ma certe malvagità fanno sempre male. Bisognerebbe pensare di più alle cose importanti, al funzionamento della famiglia, agli affetti personali, al lavoro, senza mai mostrarsi deboli, senza rivelare i segni della fatica. Ci sono persone più fortunate di altre, ci sono persone che dalla vita hanno avuto di più, ma non bisogna perdere il contatto con la realtà e con quello che siamo.
CONSIGLI
Infondo, invecchiare non vuol dire chiudersi in casa e annoiarsi, anzi, proprio in determinate fasi della vita si può riscoprire il valore del tempo, quel tempo da dedicare a vecchie e nuove passioni, e alle persone più care. Dopo aver passato tanto tempo a rincorrere illusori ideali di perfezione o di ricchezza, finalmente, con la maturità, si inizia a capire quella che è la vera felicità. Questa consapevolezza viene solo con il tempo e ci aiuta ad apprezzare molto di più ciò che abbiamo ora e qui, con noi. Crescendo e maturando si finisce naturalmente con la selezione della cerchia di amicizie andando ad individuare quei pochi, ma buoni, compagni di vita di cui vogliamo davvero circondarci, persone che diventano così, sempre più vere e concrete.
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