SULL’AMICIZIA DI KHALIL GIBRAN

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https://amzn.to/3SzHQ9n Sull’amicizia è una poesia di Khalil Gibran sul valore delle piccole cose. Il 30 luglio si celebra la Giornata mondiale dell’amicizia. Questa è una poesia che riesce a spiegare per bene che cosa rende speciale e unico il rapporto tra due persone. Ci sono versi d’autore capaci di rievocare emozioni e sensazioni straordinarie che risiedono in gesti semplici e quotidiani. Una meravigliosa poesia scritta da Khalil Gibran contenuta nel suo capolavoro Il Profeta pubblicato in inglese nel 1923. Questa poesia del poeta libanese rappresenta in modo chiaro quello che rappresenta un amico perché esso è “il vostro bisogno saziato”, “il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza”, “la vostra mensa e il vostro focolare”. SULL'AMICIZIA E un adolescente disse: Parlaci dell’Amicizia. E lui rispose dicendo: Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. È la vostra mensa e il vostro focolare. Poi

FARÒ DELLA MIA ANIMA UNO SCRIGNO DI KHALIL GIBRAN

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Questa è una fra le poesie d'amore più belle che siano mai state scritte da Khalil Gibran. In questo testo viene sottolineato come l’amore non vuole dire possedere, bensì, prima di tutto, aver cura dell'altro, in ogni modo. Amare vuole dire donarsi all’altro senza chiedere nulla in cambio. Farò della mia anima uno scrigno è la poesia d’amore tratta dal libro Le ali spezzate che afferma di dover amare la persona che si sceglie di avere al proprio fianco per tutta la vita.



Farò della mia anima uno scrigno

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.


Kahlil Gibran è stato un poeta libanese naturalizzato statunitense, nato a New York l’11 aprile 1931. Visto inizialmente come uno scrittore visionario perché le sue parole erano quelle di un profeta, capaci di forgiare le menti e imprimersi indelebili nelle coscienze. Dall’indole solitaria e riflessiva, il poeta ha parlato del costante fluire dell’acqua, del ciclo della vita e del movimento degli astri tramutando il simbolismo naturale in una realtà effettiva dalla quale trarre preziosi insegnamenti. Le sue opere furono distribuite ben oltre il suo paese d'origine e i suoi scritti divennero famosi anche perché considerati da molti come "perle di saggezza", nonché punti di riferimento mistici. Il suo libro più celebre è stato “Il profeta” pubblicato nel 1923. Un volume peculiare, unico nel suo genere, composto di ventisei saggi scritti sotto forma di poesia. Gibran in molti dei suoi componimenti descrive la realtà e il mondo con termini e riflessioni spirituali. "Il profeta" ha avuto molto successo anche tra i movimenti New Age. Fu considerato come un vero profeta, capace di instillare perle di saggezza e di suscitare riflessioni e un profondo rinnovamento tra le persone. E’ morto il 10 aprile 1931.

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