NON IMPORTA QUANTI ANNI HO DI JOSÉ SARAMAGO

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José Saramago, autore di straordinaria sensibilità e profondità, ci regala con la poesia intitolata “Non importa quanti anni ho” un’opera che supera il concetto numerico del tempo e ci invita a riflettere sulla ricchezza dell’esperienza umana. È una celebrazione dell’essere vivi, del sentire e del vivere secondo il proprio ritmo interiore, libero da vincoli e convenzioni sociali. Con questa poesia, Saramago da sfoggio del suo punto di vista con una sintesi perfetta della sua visione filosofica e della sua straordinaria capacità di parlare al cuore umano. NON IMPORTA QUANTI ANNI HO Ho l’età in cui le cose si osservano con più calma, ma con l’intento di continuare a crescere. Ho gli anni in cui si cominciano ad accarezzare i sogni con le dita e le illusioni diventano speranza. Ho gli anni in cui l’amore, a volte, è una folle vampata, ansiosa di consumarsi nel fuoco di una passione attesa. E altre volte, è un angolo di pace, come un tramonto sulla spiaggia. Quanti anni ho, io? Non ho biso...

NO, NON TORNARE DI ALDA MERINI

una sola rosa

No, non tornare, di Alda Merini è una poesia che evidenzia il bisogno di non incontrare la persona amata, per evitare la sofferenza di una nuova storia d’amore. La voglia interiore di voler stare in pace, dopo un periodo di malessere, che diventa il modo per non incontrare ciò che fa soffrire, per rifugiarsi e proteggere

La poetessa dei Navigli il dolore interiore l’ha conosciuto troppo bene e le parole di questo componimento lasciano un nodo in gola. Una poesia tratta dalla raccolta Destinati a morire di Alda Merini pubblicata da Antonio Lalli nel 1980, che corrisponde al primo libro dopo l’inferno del manicomio.


NO, NON TORNARE di Alda Merini

No, non tornare, avrei crudo sgomento
e mi toglieresti a questi dolci sogni
o forse troveresti che disfatta
è la mia carne e la mia croce viva,
non tornare a vedermi, sono in pace
con le sfere assolute dell’amore
e mi giaccio scoperta e solitaria
come una rosa sfatta nel sereno.


No, non tornare è una confessione intima di grande sensibilità. Un grido ad essere lasciata in pace, il passato ha lasciato segni estremi nella mente e nel corpo della poetessa, e il desiderio è quello di vivere un momento di salutare solitudine per evitare la sofferenza. Il bisogno di una donna di non volersi far scoprire in condizioni che potrebbero creare un sicuro disagio. La poetessa ci guida in un viaggio intimo e profondo dove le emozioni vanno sedate e la rassegnazione appare come l’unica via possibile per la salvezza.

Ci trasferisce l’immagine di una donna che continua ad amare, ma che sacrifica i propri sentimenti per il desiderio di non provare più dolore e sofferenza. C’è bellezza in ogni parola, equilibrio in ogni verso e c’è la grandezza della poesia come forma espressiva che custodisce i sentimenti e le emozioni più profondi.

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